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L’INTERVISTA – Manco: “A Otranto due stagioni positive. Spero che nel calcio ci sia meritocrazia. Il mio sogno nel cassetto…”

Si è chiusa anzitempo, ma con tante soddisfazioni, personali e di squadra, l’avventura di mister Andrea Manco sulla panchina della De Cagna Otranto. L’allenatore di Taurisano, ai microfoni di SalentoSport, ne approfitta per tracciare un bilancio del biennio in biancazzurro e per parlare dei progetti futuri personali.

BILANCIO POSITIVO SOTTO TUTTI GLI ASPETTI“Sono state due stagioni positive, sia se parliamo di numeri, sia se consideriamo il rapporto fantastico avuto coi miei ragazzi sin dal primo momento. Hanno dato dato per seguire il sogno del primo anno, ma anche nel secondo anno, quello della ripartenza, con l’obiettivo di stare sempre ai vertici della classifica. A livello societario è stato eccezionale il rapporto avuto con De Cagna, Mazzeo, i fratelli Russo e con tutti gli altri dirigenti e componenti dello staff come Rocco Filippo, Daniele Conte, Rossano Mariano“.

“FIERO DEL RAPPORTO AVUTO COI CALCIATORI” “La cosa di cui vado più fiero? Del rapporto avuto con tutti i ragazzi che sono stati con me, indistintamente, in queste due stagioni. Mi hanno dato tanto, sia a livello umano, sia a livello calcistico. Parlo dei vari Capone, Schiavone, Villani, Mancarella, Schirinzi, Mariano, Franco, Meneses, Cisternino, Diarra, Signore, ottimo giocatore ma anche una grande persona, ma anche degli under Falco, Valentini, Palumbo, Calò, Plevi. Tutti, nessuno escluso. per me sono giocatori di prima fascia per questa categoria”.

IL RIMPIANTO“Il rimpianto più grande? Di non aver avuto qualche giocatore in più per poter dire: ‘Puntiamo ad andare in Serie D’. Nello scorso campionato, siamo arrivati corti, sia in semifinale, sia in finale playoff, ma abbiamo sempre gettato il cuore oltre l’ostacolo contro tutto e contro tutti. Peccato, non è arrivato quello che speravamo. Questo è il mio rimpianto. Tutti i miei ragazzi, giorno per giorno, hanno sempre dato il massimo per seguire le mie istruzioni e per cercare di arrivare più in alto possibile quando nessuno credeva in loro. Sono stati, però, loro a crederci per primi, insieme a me”.

“ECCELLENZA/B? NON È UN CAMPIONATO MEDIOCRE”“Fino a quando non è arrivato il Comunicato ufficiale della Lnd Puglia che sanciva l’abolizione dei playoff, è stato un ottimo campionato. Nelle prime posizioni della griglia di partenza c’erano squadre come Martina, Sava, Massafra, Maglie, Gallipoli, Ginosa e anche noi stessi eravamo pronti a giocarcela, sia per il primo posto, sia per la zona playoff. Sette squadre su 13 che si danno battaglia, sono tante, poi dietro c’erano quelle un po’ meno accreditate ma ogni anno ci sono le sorprese. L’Ugento stesso ha fatto un ottimo campionato. Campionato mediocre? Non credo, perché, anche confrontandomi con altri addetti ai lavori, mi è stato confermato che il girone B è più tosto del girone A. Secondo me è un buon campionato”.

MARTINA-BARLETTA PER LA D“Su chi punterei tra Martina e Barletta? Il Martina l’ho visto di persona, è un’ottima squadra fatta di ottimi calciatori e dietro ha una società che sa quello che vuole. Il Barletta l’ho solo visto in tv. Secondo me, il Martina è una squadra più tecnica mentre il Barletta è una squadra più sorniona ed esperta. Chi la spunterà? Chi arriverà in finale nelle migliori condizioni fisiche e mentali, ma sono due ottime compagini e due ottime società”.

IL CALCIO DILETTANTISTICO TRA COVID E CRISI“I problemi economici, in questo mondo, ci sono sempre stati. Poi è arrivato anche il Covid. Anche per l’anno prossimo, però, credo che ci saranno società che si daranno battaglia per salire di categoria, che avranno budget da spendere e che costruiranno rose importanti, con giocatori che guadagneranno tanto, e compagini che faranno più fatica. Cosa fare per rilanciare il calcio dilettantistico? Bisognerebbe cercare di far giocare i giovani e i ragazzi più promettenti che riescono a tenere l’impatto con la categoria”.

SULLE SALENTINE DI SERIE D“Il Casarano ha avuto una partenza in sordina, ma, cammin facendo, è riuscita a fare mercato e ora è una squadra completa. Se fosse partita con la rosa che ha oggi, avrebbe potuto giocarsi i playoff, ma ce la farà tranquillamente a salvarsi. Anche il Nardò è un’ottima squadra, vedendo gli elementi che ha in organico. Credo che, alla fine, la spunteranno pure loro e che si salveranno senza playout. L’unica che rischia è il Matino perché, rispetto ad altre, è partita male. È in una situazione difficile, perché è a sette punti dai playout, ma ci sono ancora sette partite e tutto può succedere, spero che facciano un miracolo. Sui playoff vedo Francavilla, Bitonto, Fasano, Nocerina e Casertana, squadre che hanno in rosa elementi che possono fare la differenza. Personalmente ho visto sia Francavilla, sia Nocerina, sia Casertana, tutte squadre quadrate con ottimi giocatori. Anche qui, avrà la meglio chi arriverà nelle migliori condizioni psico-fisiche nel finale di campionato”.

PROGETTI“Il mio sogno nel cassetto è di salire di categoria. Spero di essere riuscito a farmi notare da qualcuno che potrebbe credere in me in una categoria superiore o che abbia dei programmi importanti in modo tale da poterci togliere delle soddisfazioni. Spero che ci sia più spazio per noi giovani allenatori e che ci sia meritocrazia nel mondo del calcio. Voglio, per finire, ringraziare chi mi ha dato la possibilità di affidarmi una squadra in Eccellenza, cioè i vari De Cagna, Mazzeo, Russo. Ringrazio di cuore tutti i ragazzi che si sono messi a disposizione e non è facile con me, perché chiedo tanto. Arrivederci a tutti sui campi di calcio”.

(foto: A. Manco, ph Coribello/SalentoSport)