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foto: P. Vella
ph: Coribello

CRONACA – Cori sessisti, Paola Vella: “La vera forza è il perdono, preferisco chiudere un vergognoso capitolo sportivo”

L’ex presidentessa del Gallipoli Football Paola Vella comunica la sua volontà di non procedere con la denuncia (verso ignoti) per i fatti accaduti nel febbraio 2022 durante Città di Gallipoli-SL Ginosa, allorché dagli spalti le furono rivolti dei cori discriminatori e sessisti, in aggiunta ad uno striscione offensivo a lei dedicato. Per quei fatti, il Questore di Lecce emise otto Daspo verso altrettanti tifosi del Città di Gallipoli, mentre il club fu punito con l’ammenda di 1.500 euro e con quattro partite da giocare a porte chiuse e in campo neutro.

La nota a firma Paola Vella:

La rabbia e il dolore sono come una fiamma: rimangono accesi nel cuore solo se hanno ossigeno.
Ed è così che oggi sorprendo ancora una volta ME stessa: non darò ossigeno all’ignoranza che ignora quanto male fa.

Ho deciso dopo 15 mesi e ½, dopo mesi di forte senso di rabbia misto a dolore (perché la verità forse non verrà più fuori), che non procederò, verso le povere anime perse o contro qualche ragazzino in mano agli incoscienti (in quanto ignoranti e INconsapevoli), per vie legali.

✋️Intendo sottolineare:
➡️ che il “caso mediatico” ha molto danneggiato la mia vita e creato in me sentimenti contrastanti;
➡️che gli articoli hanno creato molto imbarazzo alla mia famiglia e a chi mi sta vicino;
➡️che è più difficile perdonare che vendicare se stessi ma io ho il coraggio di farlo;
➡️che la mia unica denuncia contro ignoti è avvenuta ben 88 giorni dopo i cori dello “zecchino d’oro”;
➡️che la Procura Federale avrebbe comunque preso provvedimenti contro chi NULLA ha fatto per sedare l’odio incontrollato di chi non sa cosa REALMENTE sia accaduto (ma ormai poco importa);
➡️che mai e poi mai avrei LUCRATO su una situazione del genere;
➡️che certamente NON SONO IO a rovinare un “sogno” ma SEMMAI l’odio tanto fomentato da coloro che si ergono a EROI DELLA PATRIA non facendo altro che separare e dividere (e questo non è sport);
➡️che talvolta ho protetto con il mio silenzio la splendida Gallipoli che da sempre ho amato, rispettato e apprezzato;
➡️che nulla ho mai tolto e sempre ho dato tutta me stessa per far fare bella figura a chi mi ha dato fiducia;
➡️che il tempo è galantuomo e talvolta GRAN SIGNORA
➡️che un giorno forse troverò le parole giuste per spiegare a mia figlia ANNALISA perché mamma ha pianto un po’ TROPPO (e queste lacrime hanno avuto un peso pazzesco)

Detto ciò⬇️
PREFERISCO CHIUDERE UN CAPITOLO VERGOGNOSO SPORTIVO sperando che questa mia decisione possa essere interpretata come una carezza ai genitori, le mogli e/o fidanzate di coloro che sono stati coinvolti con un solo messaggio:
“SIAMO TUTTI FIGLI DI UNA DONNA e DI UNA MADRE”, amate le DONNE TUTTE… persino quelle che credono che “i limiti siano solo MENTALI E CULTURALI”

Mai farò del male a nessuno, mai ricambierò l’odio e certamente non mi aspetterò mai delle scuse (forse) ma chiudo qui dicendo ancora una volta…
CI VUOLE CORAGGIO PER ANDARE AVANTI E PERDONARE E IO LO FARO’.

In bocca al lupo ragazzi, siate UOMINI prima di ogni cosa perché il CALCIO deve unire e MAI DIVIDERE.
… NESSUN FINIMONDO PER UN CAPELLO BIONDO: provate ad avere la mia dignità e ogni tanto provate a pensare se fosse successo a voi: non è stato facile ma la vera forza è il PERDONO.

I fatti fanno la differenza e la differenza sta nel dimostrare il contrario di ciò che vi hanno fatto credere: buona Vita!

(foto: P. Vella, ©Coribello)