foto: G. Vignola
CRONACA – Brindisi, assoluzione con formula piena per Giuseppe Vignola, ex calciatore e allenatore dilettante
A distanza di oltre quattro anni, arriva la notizia dell’assoluzione con formula piena di Marco e Giuseppe Vignola, padre e figlio, il secondo già calciatore di Eccellenza e allenatore a livello di campionati regionali.
Marco e Giuseppe Vignola, quest’ultimo, all’epoca dei fatti, allenatore del Carovigno, erano stati posti agli arresti domiciliari nel febbraio 2019 perché ritenuti responsabili della detenzione di oltre due quintali di marijuana, ritrovata in alcuni locali delle abitazioni di famiglia.
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’avvocato Luca Marzio che ha difeso i Vignola: “Giuseppe Vignola, 40enne di Carovigno, è stato assolto con formula piena dal Tribunale di Brindisi dalle accuse di detenzione in concorso di sostanze stupefacenti. Assoluzione anche per il padre, Marco. A causa di questa vicenda giudiziaria, Giuseppe Vignola, già calciatore di Eccellenza e allenatore impegnato nei campionati regionali, si è visto privato di non poche opportunità professionali. La sentenza del Tribunale di Brindisi, giudice Adriano Zullo, pone fine ad un calvario durato quasi cinque anni per Giuseppe Vignola, stimato in tutti gli ambienti calcistici regionali e non solo, che, sin da subito, aveva dichiarato la sua innocenza sui fatti contestati dalla Procura di Brindisi. La difesa ha dimostrato l’estraneità dei due indagati dalle accuse, in quanto, così come è stato accertato da particolari verifiche, la coltivazione di cannabis, creata in un proprio terreno, era sativa, ciò con un principio attivo dello 0,6%, e che, dunque, non poteva essere considerata sostanza stupefacente. La produzione, infatti, è stato accertato, era destinata al mercato farmaceutico per creme, per uso estetico o per altri usi industriali. Era il padre di Giuseppe Vignola che coltivava, da agricoltore, la cannabis sativa ed è stato accertato che non ha commesso alcun reato. Il Tribunale di Brindisi ha accolto in pieno le richieste difensive: l’ulteriore conferma della completa estreneità dei fatti di Giuseppe Vignola, privato in tutti questi anni di essere protagonista nel mondo del calcio pugliese. Ora questa battaglia giudiziaria vinta con la piena assoluzione per Giuseppe Vignola”.