
BOXE – Il ritorno di Andrea Manco: “Stare lontano dal ring è come non avere ossigeno”
Era il giugno del 2017 quando Andrea Manco, dopo un match rocambolesco e con un verdetto molto dubbio – per usare un eufemismo – perdeva a Ugento il titolo italiano a favore dei pesi medi a favore di Domenico Spada. A distanza di 25 mesi, il pugile di Melissano decide di ritornare sul ring e di combattere, sapendo di avere una tifosa in più: la sua figlioletta, nata proprio un anno fa.
L’appuntamento, per tutti i tifosi del campione salentino, è per la sera di giovedì 22 agosto a Torre Suda, marina di Racale. La sfida sarà portata al serbo Ognjen Raukovic, atleta 23enne che vanta un curriculum di quattro vittorie (due per ko) e 15 sconfitte (due per ko) con un solo successo negli ultimi sei incontri del 2019.
Sarà un match che servirà a Manco a riprendere confidenza con le 16 corde, dopo due anni d’inattività: “Il tempo vola – dice il peso medio melissanese a SalentoSport – è da tempo che mi alleno, ho perso del peso che avevo un po’ accumulato e, arrivato a questo punto, ho solo bisogno di rompere nuovamente il ghiaccio e scavalcare le corde del ring come fosse un debutto. Rientro e debutto sul ring sono due fasi molto delicate per un pugile. Il primo lo è di più perché vai a scrollarti di dosso tutti i dubbi e le perplessità che hai accumulato nel periodo fuori ring, periodo che, per un pugile, è paragonabile al tempo trascorso da un pesce fuor d’acqua. Nel vero senso della parola, a tratti ti manca l’ossigeno“.
Gli allenamenti stanno procedendo a gonfie vele, tra la palestra di Copertino, sotto l’occhio attento del suo maestro, Francesco Stifani, e quella gallipolina del suo amico Massimo Alemanno, la “Fight Club”, oltre alla palestra “di casa” di Melissano, la “Body Alive”, del cognato Alessandro Caputo.
“Durante la preparazione – aggiunge Manco – mi sono anche allenato presso la OpiGym di Milano, insieme ad altri pugili professionisti della mia scuderia, e a Taranto, dal maestro Quero. Tornare agli allenamenti è stato difficile e duro e non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di mia moglie Daniela che, agli impegni con la nostra bellissima bimba, aggiunge anche la preparazione dei ‘pasti da pugile’ e tutto il resto, compreso tanto supporto psico-fisico“.
Parlando del match del 22 agosto, Manco precisa che “non c’è nulla in palio, ma credo che sia il match più importante fino a questo momento, visto che sono stato due anni senza salire sul ring. Si combatterà sulle sei riprese e ciò mi darà la possibilità di essere reinserito nuovamente nelle classifiche nazionali e internazionali. L’organizzazione dell’incontro – chiosa il pugile – è a cura di mia moglie Daniela e di mio suocero Luciano. Mi ci voleva un nuovo punto di partenza e ciò è stato possibile grazie a loro. Ringrazio tutti i miei sponsor che avrò modo, poi, di citare nel dettaglio più avanti, e ringrazio anche il mio amico Pattio Mercurio del Bar Pattio&Manu di Taviano. Lui è stato uno degli elementi che hanno contribuito a riaccendere la miccia per il mio rientro”.