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in foto: Segna Oudin, esplode il Via del Mare
copyright: Coribello/SS

LECCE – Pongracic-Touba due mastini, Oudin fa esplodere il Via del Mare: le pagelle

LE PAGELLE DI LECCE-GENOA

Falcone 6: Serata di riposo pressoché assoluto. Qualche apprensione su un tiraccio di Badelj nella ripresa, bloccato in due tempi. Reattivo nelle uscite. Da rivedere un po’ i soliti rilanci coi piedi.

Gendrey 6,5: Primo tempo col freno a mano tirato, si riscatta con una signora ripresa guarnita con l’assist per il gol di Oudin ma fatta anche di tante sgroppate sul fondo, complice anche l’inferiorità numerica geniana.

Pongracic 7: Domina gli avanti genoani sia in undici, sia in dieci, uscendo spesso palla a terra a impostare l’azione. Trova da subito una buonissima sintonia con Touba, che gli va dietro a ruota.

Touba 7: Esordio al Via del Mare da incorniciare per il belga-algerino. Pulito, rapido, aggressivo, propositivo quando c’è da saltare in area avversaria. Non molla un pallone nemmeno sotto minaccia armata.

Gallo 6,5: Sforna cross a ripetizione, tutti di buona qualità, che i suoi compagni non riescono a capitalizzare. Attento in difesa, avrebbe meritato qualche minuto in campo in più.

(60′ Dorgu) 6: Tanta volontà e tanta corsa ma poca concretezza per il danese che va spesso sul fondo ma, raramente, riesce a mettere dentro dei cross insidiosi. C’è tempo per migliorare, tutto il tempo.

Kaba 6,5: Primo tempo a rincorrere e a impostare per i suoi compagni di prima linea. Ogni tanto va in difficoltà sulla pressione avversaria ma poi alza il livello di gioco quando affianca Ramadani, schermando bene la difesa col Lecce proiettato a caccia del gol.

(79′ Sansone) sv

Ramadani 6,5: Anche oggi macina chilometri come fosse Gelindo Bordin. Unisce la corsa all’intelligenza tattica e al sacrificio, trovandosi sempre nel posto giusto e facendo, spesso, la cosa giusta, al netto di qualche errore d’appoggio dettato dalla fatica.

Rafia 6: Si muove molto, ovunque, si sfianca anche andando a fare pressing sul portiere. Deve calibrare meglio le energie. La condizione appare ancora da migliorare. Sciupa un assist d’oro di Krstovic al 48′.

(60′ Oudin) 7: Il sinistro magico è tornato. Entra in campo forse frenato dall’emozione e perde un paio di palloni ingenuamente. Ma si prende la responsabilità del tiro e infila l’incrocio, spedendo il Lecce al secondo posto provvisorio e facendo esplodere di gioia lo stadio. Et voilà, le magicien.

Almqvist 6: Alti e bassi per lo svedese che eccede, talvolta, nell’autostima nel dribbling, perdendo qualche pallone di troppo, ma ha il merito di spedire sotto la doccia anzitempo Martin e di battere a rete in più di un’occasione. Avrebbe meritato il gol, finisce la gara in riserva piena.

Krstovic 6,5: Tante sponde, tante difese palla spalle alla porta, dialoghi coi compagni, uno-due veloci, tentativi mancati di un soffio. E poi una rovesciata in stile beach soccer, con palla alzata e girata al volo in porta, che strappa applausi a scena aperta. Non segna, ma gioca di nuovo una gran partita.

(87′ Blin) sv

Strefezza 6: Ritrova la fascia da capitano e la titolarità e ce la mette tutta per scardinare la difesa avversaria, andando al tiro in più di un’occasione, guadagnandosi falli su falli, crossando e cercando lo spiraglio giusto per l’assist o il tiro a rete. Fa il capitano anche dalla panchina, una volta uscito, incitando i suoi compagni a non mollare sino alla fine.

(79′ Piccoli) 6: A sportellate coi difensori avversari, guadagna un paio di falli che permettono ai compagni di rifiatare un po’.

All. D’Aversa 7,5: Gara dominata sia in undici, sia in dieci contro undici. Il Lecce è una furia dei primi 15 minuti, poi deve ricalibrare meglio le energie perchè la gara è ancora lunga. La squadra produce palle gol in serie e rischia poco e nulla. L’ingresso di Oudin è premiato dal gol partita che fa esplodere di gioia il popolo giallorosso. Intelligente e saggio nel ripetere che la squadra deve mantenere i piedi per terra. Arriverà anche la magra, ma adesso la classifica è da incorniciare. Ed è record, ed è già storia.