UGGIANO – L’ex ds Merico sul caos esclusione: “C’erano le persone sbagliate al posto giusto”
Dopo tante stagioni di gloria, tra promozioni e salvezze storiche, l’Uggiano Calcio saluta i campionati regionali venendo escluso dalla Promozione 2019/2020. Un epilogo tristissimo per una società e una piazza che, nonostante fosse tra le più piccole in assoluto, si è sempre contraddistinta per meriti organizzativi e tecnici. Per commentare il caos regnato quest’anno nella cittadina salentina abbiamo sentito l’ex direttore sportivo gialloblu Massimo Merico, tiratosi fuori dalla società proprio quest’anno.
Con che stato d’animo ti trovi a commentare questo fallimento sotto ogni punto di vista?
“La delusione è tanta e la voglia di parlare poca. Di sicuro quando a maggio ho consegnato nelle mani del sindaco Piconese il titolo sportivo dell’Uggiano sperando che ci fossero persone che potessero portare nuovo entusiasmo, non potevo immaginare che in pochi mesi si potesse fare una fine così vergognosa”.
Cosa si lascia alle spalle questo triste epilogo?
“Per anni Uggiano è stata una delle più belle realtà del calcio dilettantistico locale, sicuramente un vanto per tutta la comunità. Siamo partiti dal basso, dai campionati vinti in terza, seconda e prima categoria. Ricordo le tribune del ‘Matrico’ traboccanti di entusiasmo in tante occasioni. Qualcosa di impensabile come l’approdo in Promozione, tanti risultati importanti ottenuti sul campo e riconoscimenti prestigiosi culminati nel 2017 con il premio di società più accogliente ed ospitale della regione conferito dalla LND. Siamo riusciti a creare un progetto vincente portato avanti con passione e sacrificio, considerata anche la realtà di un paese così piccolo. Un progetto sposato negli anni da persone dal passato illustre come Francisco Lima e Alessandro Alessandrì“.
Come pensi sia stato possibile arrivare alla rinuncia con esclusione dal campionato?
“In queste settimane ho letto e ascoltato tanti commenti in relazione a quanto accaduto. La verità è che chi doveva continuare questo percorso non ha capito il valore e la serietà di quello che aveva tra le mani e lo ha gestito con superficialità incompetenza e approssimazione pensando solo a mettersi in mostra, pubblicare post e interviste senza pensare mai all’aspetto tecnico e organizzativo. Persone sbagliate al posto giusto. Questo modo di gestire ha portato a questo vergognoso epilogo, ridicolizzando una comunità intera, scappando poi senza neanche chiedere scusa. Questo disastro ha dei responsabili precisi, ovvero il sindaco Piconese, che in maniera trionfale proclamava un nuovo modo di fare calcio, Lorenzo Manzo, presidente dal curriculum sportivo già macchiato, e tutti quei dirigenti alcuni dei quali avevano fatto parte delle precedenti gestioni. Mi auguro che si possa presto voltare pagina e ricominciare a fare calcio ad Uggiano con passione ed entusiasmo”.