
CALCIO – Il ciclone saudita si abbatte sul campionato italiano
Nel corso delle ultime settimane stiamo vivendo una situazione veramente paradossale, anche se probabilmente qualcuno ha la memoria corta ed era successa un po’ la stessa cosa anche qualche anno fa, con una migrazione di calciatori verso la Cina, che ha avuto poi una durata limitata, perché il sistema è completamente saltato.
Il problema è che quello che si sta verificando attualmente, con il campionato arabo a fare la voce grossa economicamente e a permettersi di comprare giocatori e a garantire loro ingaggi decisamente folli come se si trattasse di acquistare semplici oggetti. L’analisi di Canovi, che è stata pubblicata sul blog del sito sportivo di Betway Sports, è stata decisamente puntuale e aiuta a capire quali sono i piani dell’Arabia Saudita dietro investimenti che, all’apparenza e non solo, sembrano veramente folli.
INGAGGI DA NABABBI – Ormai la situazione del calciomercato estivo l’abbiamo conosciuta tutti. Sono arrivate offerte monstre dall’Arabia, che fanno sembra quasi due noccioline gli stipendi dati fino a questo momento da alcune squadre ai loro big. Come messo in evidenza dal noto procuratore sportivo Alessandro Canovi, è qualcosa di assurdo pensare a un ingaggio da 700 milioni di euro proposto a Mbappé, ma è ancora più folle ragionare sul fatto che alla stella francese del Psg è stato proposto un contratto di un solo anno.
Insomma, si tratta di offerte decisamente fuori dal comune, che stanno mettendo a soqquadro il calcio europeo in generale, dato che gli Arabi stanno facendo la “spesa” non solamente in Serie A, ma anche in Premier League e nella Liga spagnola. Per questo motivo, si sta diffondendo un evidente e legittimo sentimento di preoccupazione anche tra gli stessi tifosi, che si domandano cosa possa restare dell’autenticità e dell’anima di questo sport.
Pare proprio, guardando le notizie più recenti, che il calcio si stia lentamente evolvendo verso una semplice vetrina di investimenti, dove chi ha più soldi fa la parte di chi si piglia tutto, fino a quando non arriva un protagonista ancora più potente sulla scena. Il problema è che si sono raggiunti livelli mai toccati in precedenza. Se per la Serie A era già impossibile stare al passo non solo con la Premier League, ma con buona parte degli altri top campionati europei, ora le cose si stanno mettendo ancora peggio, dal momento che è folle anche solo pensare di poter pareggiare un decimo o un ventesimo di queste cifre a livello di ingaggio.
UN’OCCASIONE DI RISCATTO, PERCHÈ IL PROGETTO DELLE SECONDE SQUADRE È IMPORTANTE – E se per il calcio italiano questa situazione potesse trasformarsi in una vera e propria opportunità per riscattarsi? Canovi ha ragione quando mette in evidenza come la risposta a questa tendenza di offrire cifre folli per portare via alcuni campioni, dovrebbe essere quella di riprendere a investire sui settori giovanili e soprattutto sul progetto legato alle seconde squadre.
Per poter pensare effettivamente di ricreare un proprio “microclima” all’interno della Serie A che sia non solo funzionante e premiante, ma anche sostenibile dal punto di vista economico, è necessario riprendere a parlare delle seconde squadre. Si tratta di un progetto che, fino a questo momento, è stato preso con serietà solamente dalla Juventus. Anzi, i bianconeri stanno ora godendosi i frutti di un lavoro che, effettivamente, ha permesso di far maturare diversi giovani, che ora sono molto più pronti per dare mano anche alla prima squadra, quando vengono chiamati in causa. Da qualche settimana è ufficiale anche l’approdo dell’Atalanta in questo progetto, ma le altre squadre latitano e fanno orecchie da mercante, con il rischio che questo comportamento gli si ritorca presto contro.