
BOXE – Carafa, difendere il titolo WBC del Mediterraneo o dare l’assalto alla cintura EBU?
Giuseppe Carafa, classe 1994, nasce ad Ugento, nel basso Salento. Sin da giovanissimo si è avvicinato alla “nobile arte” della boxe su incoraggiamento del padre, Salvatore Carafa, storico pugile salentino. Pazienza, abnegazione, sacrificio, costanza, testardaggine e l’allievo oggi ha superato il maestro. In casi come questi, il maestro non può che esserne orgoglioso, perché i risultati sono stati incredibili.
Giuseppe Carafa parla di una passione che l’accompagna da tutta la vita, legata alla sua casa, a Ugento, al Salento. Dichiara, infatti, che quando si trova di fronte a grandi sfide, anche quelle di calibro internazionale, è nella sua terra che ama tornare per allenarsi e perfezionarsi. È qui che si sente il calore e l’energia della famiglia, degli amici, dei suoi concittadini e del mare. Suo grandissimo punto di riferimento dentro e fuori dal ring è il maestro Francesco Stifani della palestra BeBoxe di Copertino.
Carafa nel mese di aprile si è aggiudicato il titolo di campione italiano di pugilato dei pesi superpiuma sul ring di Follonica, battendo il pugile siciliano Francesco Invernizio, che ha abbandonato l’incontro a un minuto prima della fine della quarta ripresa. Carafa si è imposto con incisività, mostrandosi determinatissimo e in gran forma. Era dal 1976 che un pugile salentino non portava a casa questo titolo.

Il campione non si è di certo seduto sugli allori e a fine del 2019 è andato oltre, sfidando Nicola Cipolletta, boxeur di origine napoletana, già campione italiano dei pesi piuma. Si sono incontrati ad Ugento, su un ring che è valso al pugile salentino il titolo internazionale della WBC Mediterraneo dei pesi leggeri.
Dopo i grandi risultati del 2019 si guarda ora al 2020 con molto entusiasmo e tanta voglia di tornare sul ring da protagonista. Al momento Carafa è a Parma, dove è impegnato nei suoi studi universitari e dove continua ad allenarsi con la palestra Boxe Parma, insieme a Roberto Priore e al maestro Adriano Guareschi. Non manca però di tornare spesso in Salento. Davanti a lui ora ci sono due opzioni, combattere per difendere il titolo WBC del Mediterraneo, oppure, organizzare un match per la cintura EBU (European Boxing Union) nella categoria dei pesi leggeri. Portare a casa la cintura europea sarebbe un nuovo obiettivo, che seduce molto il campione.
Nel frattempo l’interesse per il pugilato ritorna a crescere, dopo molti anni di declino. Negli anni Novanta era stato il calcio a raccogliere buona parte degli sponsor e dell’attenzione mediatica nel nostro paese, erodendo lo spazio storicamente riservato ad altre discipline. Negli ultimi anni cresce l’attenzione per la boxe, si ravviva un circuito oggi in grande fermento, cresce il pubblico che segue gli incontri di boxe sulle tv on-demand e online, confermando la tendenza di altri settori dello sport e della competizione, oggi sempre più votati al mondo della rete, uno su tutti il circuito del gioco online. Si aprono nuovi circuiti di diffusione e nuove prospettive. Cresce l’attenzione nei confronti di nuovi talenti e sale la passione.
