BOXE – Manco, arriva la 14ª perla ed è ancora titolo italiano: “Uno stimolo per migliorare ancora…”
Venerdì scorso a San Benedetto del Tronto Andrea Manco da Melissano ha conservato il titolo nazionale dei pesi medi battendo ai punti lo sfidante, originario proprio della cittadina marchigiana, Roberto Bassi. Per il giovane atleta, rappresentante della scuderia Opi 2000, si tratta della quattordicesima vittoria in carriera (cinque per ko) a cui si aggiungono un pari e una sola sconfitta. Sul ring di San Benedetto, il verdetto è stato unanime. La cintura tricolore dei medi, quindi, torna a Melissano e resta tra i guantoni del 24enne allievo di Francesco Stifani.
«Sono molto soddisfatto di aver raggiunto questo obbiettivo a questo punto della mia carriera – dice Manco – e questo non potrà che stimolarmi per poter migliorare in minor tempo. So che di tempo ne ho abbastanza, ma sono anche consapevole che la vita della carriera di un pugile non è eterna, quindi già da ora ho l’intenzione di non perdere tempo e di sbagliare pochissimo».
Manco, poi, passa al racconto del match, il secondo contro Bassi contro cui, a giugno, aveva pareggiato conservando il titolo: «Credo sia stato un match molto piacevole per gli spettatori – aggiunge – anche se le caratteristiche del mio avversario non sempre combaciavano con le mie. Mi sono portato all’attacco per tutto l’intero match, Bassi ha cercato di difendersi nel miglior modo possibile ed a volte ciò ha interrotto il ritmo agonistico del match. Sono un pugile che ama costantemente lo ‘scontro’ e l’ho cercato in ogni round, ma non sempre è stato possibile, in quanto l’avversario lo ha sempre evitato».
In che modo ti sei approcciato al match contro Bassi e quali sono stati gli accorgimenti tecnici che il tuo staff ti ha dato?
«Sapevamo che, questa volta, per vincere il match in casa dell’avversario, dovevamo stravincere e quindi credo che il piano tattico del maestro Stifani sia stato eccellente e coerente al principio di vincere ogni round facendo affidamento su quella che è la mia natura pugilistica: l’attacco. Per questo match, il maestro Stifani, per farmi portare a termine il suo piano tattico, mi ha richiesto una condizione atletica eccellente e credo di avergli dato quello che mi ha richiesto. Il valor aggiunto a questa preparazione la devo a Fabio Piscopiello, il mio preparatore atletico, colui che ha saputo farmi arrivare al top delle mie potenzialità fisiche il giorno del match, permettendomi così di essere stato protagonista in ogni round. Sapevo che per condurre un match completamente all’attacco fosse necessario un certo quantitativo di carburante nei muscoli e quindi durante la preparazione, seguendo i consigli del preparatore atletico, abbiamo cercato di lavorare nel modo più intelligente possibile, cercando di allenarmi per poter ottenere dagli allenamenti il massimo rendimento graduale senza cadere in situazioni di stress, anche perché non dimentichiamo che un pugile molto spesso deve seguire una dieta ferrea per il raggiungimento del peso nei limiti della categoria ed allenarsi in modo errato in questa situazione potrebbe essere veramente molto controproducente».
Sei un campione italiano e vieni dal Sud. Quanto è difficile emergere e raggiungere i vertici nazionali in un contesto del genere?
«La situazione è tutt’altro che semplice. Sono un socio nella “Salento Caffè”, un’azienda che gestisce distributori automatici di bevande e snack, e durante la preparazione sono costretto molto spesso a spostarmi per diversi giorni e questo potrebbe creare senza dubbio dei problemi in ambito lavorativo».
Quali saranno i tuoi programmi futuri?
«Dopo una settimana di riposo rientrerò da subito in palestra. Potrebbe anche uscire un match senza nulla in palio tra un mese fino a difendere nuovamente il titolo nella primavera 2017».
Immancabile e dovuta la parte riservata ai ringraziamenti: «Ringrazio i miei colleghi che ho avuto l’onore di aver come sparring-partner: Luca Capuano, Yassine Habachi, Felice Moncelli ed il prossimo sfidante al titolo europeo Emanuele Blandamura. Ringrazio il mio tecnico principale Francesco Stifani per l’eccellente supporto all’angolo e aver studiato e avermi trasmesso un piano tattico vincente, grazie ai collaboratori Carmine Conte per i preziosi consigli, a Totò Bonuso per l’aiuto in palestra e a mio cognato Alessandro Caputo che ha dovuto tenersi in forma per mantenere il mio ritmo durante gli allenamenti. Ringrazio il nutrizionista Christian Manni per avermi stilato una dieta efficace per farmi raggiungere il limite di categoria nel pieno della forma, ed il preparatore atletico Fabio Piscopiello per avermi messo a disposizione le sue nozioni di fondamentale importanza che mi hanno permesso di raggiungere il top. Un grazie di cuore a tutti miei tifosi, sia quelli che mi hanno seguito da lontano che quelli che mi hanno seguito fino a San Benedetto del Tronto per assistere al match, incitandomi durante il match e festeggiandomi dopo il verdetto. Infine voglio dedicare questa mia vittoria alla mia fidanzata Daniela, non potevo perdere…. a lei avevo promesso di riportare a casa la cintura di campione italiano e ce l’ho fatta!». Daniela, promessa mantenuta.