LECCE – Strefezza: “Sul rigore ero ansioso, ora godiamoci la festa”. Falcone: “Grazie ai miei difensori…”

Ha ritrovato il gol che mancava da quasi tre mesi (l’ultimo in casa della Cremonese, il 4 febbraio) e, di conseguenza, anche il Lecce ha ritrovato la vittoria che era assente dalla gara di Bergamo (19 febbraio). Questo, semmai ce ne fosse ancora bisogno, a testimonianza del fatto che il suo talento è strettamente connesso ai risultati di squadra. In sostanza, se gira lui, gira anche il Lecce.

Gabriel Strefezza, nel post-gara, dà sfogo alla sua gioia, personale e di squadra: “Sul rigore ero ansioso, ma mi sono concentrato, isolandomi e pensando solo a mandarla dentro. Le prestazioni di squadra ci sono sempre state, mancava il passaggio finale. Contro l’Udinese è andata bene, godiamoci la festa. Ci crediamo fermamente al traguardo della salvezza che noi tutti desideriamo. A fine gara siamo andati verso la Curva a ringraziare i tifosi per la loro vicinanza e per le loro continue dimostrazioni d’affetto e sostegno. Il merito del successo? È del nostro allenatore, lui non molla mai e noi siamo sempre pronti a seguirlo”. L’italo-brasiliano sarà squalificato contro la Juventus e tornerà a disposizione nel match di domenica prossima contro il Verona.

Soddisfazione doppia per Wladimiro Falcone, che non conservava intatta la sua porta, anche in questo caso, dalla gara di Cremona: “Sono contento anche perché, lo sottolineo, non abbiamo mai incassato più di due gol a partita e per me è importante. Sapevo che contro l’Udinese sarebbe andata così. Grazie ai miei difensori subisco pochi tiri ma, comunque, devo sempre restare concentrato e pronto sull’unico tiro che magari potrebbe arrivarmi. Un onore giocare con Umtiti, ci dà sempre sicurezza e si è calato perfettamente nella situazione Lecce, senza presunzione. A fine gara mi sono lasciato andare in un urlo di liberazione. Ora la Juventus, a cui cercheremo di strappare qualche punto, poi il Verona, una partita che dirà molto sulla nostra salvezza”.