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in foto: Sticchi Damiani e Corvino

LECCE – Sticchi Damiani: “Di giorno sono un presidente rigoroso, di sera sogno da tifoso”

Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha rilasciato un’intervista a Sky andata in onda ieri. Le parole del numero uno del Lecce.

Lecce? Un posto magico, per me è il modo più intenso, bello e profondo di vivere la mia salentinità. La classifica l’ho guardata ma sono realista, so quanto il calcio è severo, specie con un club che si deve salvare. Sette punti sono belli ma non mi illudo nemmeno per un secondo che questo sia un campionato più sereno. Avere una squadra così giovane, la più giovane della Serie A e tutta di proprietà, è il messaggio che possiamo far partire dal profondo Sud che cerca di essere sostenibile, coi bilanci ordinati, cercando di reinvestire i proventi del calciomercato, come fatto con la cessione di Hjulmand, allo scopo di consolidarsi sempre di più su squadra e strutture. La cosa bella è che la nostra gente ha capito. Non è facile arrivare primi in Primavera quando ci si misura con realtà che hanno tutt’altro budget. È da lì che parte il serbatoio importante per i prossimi anni e di questo sono orgoglioso. Corvino? Una persona di una modernità di pensioero assoluta, un avanguardista coraggioso, dietro ogni scelta che fa, c’è capacità e coraggio di rischiare. Impatto di Krstovic col campionato è stato forte, è bello vedere che quando arriva un cross in area, c’è un ragazzo che si fa trovare pronto all’appuntamento col gol. Sembra che lo abbia nel dna, sono contento anche che abbia segnato in nazionale. Potrebbe essere l’ennesima intuizione di Corvino che ha specialmente per gli attaccanti il cui cognome finisce in ‘IC’. Il modo in cui il capitano Strefezza, andato in panchina per scelta tecnica contro la Salernitana, si sia fatto trovare pronto, mi ha molto colpito e mi è molto piaciuto. D’Aversa? Un allenatore da Lecce che ha voglia, motivazione, preparazione, un perfezionista. Voglio cercare di tutelare questa bella partenza in campionato: essere partiti così forte può creare confusione e determinare qualche difficoltà in più per l’allenatore che ha a disposizione un gruppo costruito per salvarsi all’ultima giornata. Tutto il resto che eventualmente arriverà, sarà un di più. Il mio ruolo? Durante il giorno sono un presidente e un dirigente rigoroso, la sera sogno da tifoso. Basta chiedere a qualsiasi tifoso quale sarebbe il suo sogno: ecco, il suo sogno è anche il mio“.