
LECCE – I numeri parlano chiaro e dicono che…
Gabrieli, Petrachi e Bustamante. Sono loro tre i calciatori giallorossi che ancora non hanno racimolato alcuna presenza in campionato. Cosa più che normale per il secondo e il terzo portiere del Lecce, specie quando davanti si ha un certo Max Benassi. A tal proposito, solo in cinque occasioni l’estremo difensore giallorosso ha chiuso la saracinesca agli attacchi avversari. Numeri in parte dettati dalle statistiche sulla difesa giallorossa, che non brilla per solidità , essendo, “solo”, la “nona difesa del campionato (dietro Cremonese, Carpi, Pavia, Lumezzane, Albinoleffe, Cuneo, Sudtirol e Trapani, insieme all’Entella), non proprio un fiore da appuntarsi all’occhiello.
Vanno meglio le cose in attacco, dove il Lecce risulta essere il secondo miglior reparto del carrozzone, dietro le bocche da fuoco trapanesi. La maggior parte dei 29 gol realizzati (51%), ovviamente, viene dagli addetti al settore, gli attaccanti: sono andati a segno cinque giocatori diversi (Chiricò e Falco 2, Foti 8, Jeda 1, Pià 2). Attendono ancora il battesimo con la porta i sinora poco e nulla utilizzati Chevanton e Malcore e i giovanotti di scorta Rosafio, Di Mariano e Bustamante.
Il reparto mediano giallorosso si conferma essere quello tecnicamente più assortito ed in grado di assicurare artiglieria pesante d’appoggio. Bogliacino (5), De Rose (1), Giacomazzi (1), Memushaj (3) e, per ultimo, Zappacosta (1) hanno più volte timbrato il cartellino con il gol, realizzando il 38% delle marcature complessive. A completare il quadro, i tre gol piovuti dai difensori (uno a testa per Diniz, Esposito e Vanin).: Giacomazzi e compagni, a testimonianza dell’importanza vitale dei tre punti per vittoria, sono la squadra che ha raccolto più successi tra le 17 che compongono il girone A di I Divisione. Otto delle dieci vittorie totali, però, sono concentrate nelle prime dieci gare di campionato. Dalla sconfitta di Lumezzane (2-1, recupero della 9:ª giornata, 14 novembre) alla vittoria di domenica scorsa col Cuneo (2-0, 19:ª giornata) il cammino del Lecce è stato costellato da quattro sconfitte, due pari e solo due vittorie. Anche le cifre testimoniano il calo, abbastanza netto, della banda di mister Lerda, negli ultimi due mesi: 26 punti su 30 nelle prime dieci partite (86% del totale), 8 punti su 24 dal recupero della 9:ª alla 19:ª (il 33% del totale). In pratica, dei 34 punti attuali, il Lecce ne ha conquistati due terzi nelle prime dieci gare. Poi, il crollo semiverticale.
E ancora: 22 punti su 34 vengono dal Via del Mare (65%), dove il Lecce ha subito soli sette gol. Tra i calciatori, il più presente è stato Max Benassi (18 su 18). Poi, a ruota, Memushaj e Falco (16), Vanin e Chiricò (15), Di Maio, Diniz, Esposito e Pià (14) e via via tutti gli altri. Il bomber del gruppo? Ovviamente è Salvatore ‘Lillo’ Foti, con otto centri, l’ultimo dei quali, però, risale alla trasferta di Lumezzane (14 novembre, 1-1). Il siciliano è anche il calciatore più squalificato (tre giornate). Tre i rigori messi a segno sui sei concessi (errori di Jeda col San Marino, Foti con il Pavia e Pià con il Lumezzane) per un 50% di realizzazione che non è proprio incoraggiante.
Le cifre tracciano una curva tendente verso il basso. Ma il successo di domenica con il Cuneo potrebbe essere l’inizio dell’inversione di tendenza. San Marino sarà un’ottimo banco di prova.