LECCE – Da giovane promessa del calcio italiano a bomber girovago. Tutto su Caturano
Nella prima giornata utile per ufficializzare le operazioni del mercato di riparazione, il Lecce ha subito messo a segno il suo primo colpo, assicurandosi le prestazioni di Salvatore Caturano, proveniente in prestito dal Bari via Ascoli. L’ex bianconero va a rinforzare un reparto, quello offensivo, che più di tutti ha sofferto nella prima metà di stagione in casa giallorossa e che ora può dirsi più completo di prima, grazie all’arrivo di un elemento forte fisicamente, ma al tempo stesso veloce, dotato di buona tecnica (è un mancino naturale) e che, soprattutto, vede bene la porta.
Napoletano classe 1990, Caturano ha seguito le orme di diversi suoi conterranei con il vizio del gol che come lui hanno deciso di emigrare ad Empoli per cercare fortuna e lanciarsi nel calcio che conta. Nella cittadina toscana il neogiallorosso ha infatti mosso i primi passi da calciatore, risultando uno dei migliori nei campionati primavera 2006/2007 e 2007/2008 tanto da essere indicato come uno dei prospetti più interessanti dell’intero panorama italiano ed esordire in Serie A in un derby con il Siena appena sedicenne. Nel 2008 arriva la prima esperienza da titolare con la maglia del Taranto, con la cui maglia si mette in mostra in Serie C1 realizzando 5 gol in 29 partite. Il ritorno alla casa madre non è però dei migliori per Caturano, che non vede mai il campo nella B ’09-’10 ed a gennaio viene nuovamente mandato a farsi le ossa a Viareggio. In Versilia, così come nelle successive esperienze con Ravenna e Andria Bat, le prestazioni stentano a decollare, e l’Empoli preferisce lasciarlo andare, dimostrando di non credere più in uno dei migliori prodotti del suo settore giovanile dell’ultimo decennio. Nel 2011 arriva una nuova opportunità cadetta con la neopromossa Nocerina, ma anche in quest’occasione i risultati sono sotto le aspettative (appena 3 presenze con la maglia dei Molossi) ed a gennaio arriva il passaggio in Prima Divisione al Foligno, con la cui maglia realizzare 3 reti. Va meglio il 2012/2013 a Pagani, dove la punta campana raggiunge il suo secondo miglior risultato personale, andando a segno sei volte in 21 gare, contribuendo in maniera decisiva al buon nono posto degli azzurrostellati.
Nell’estate successiva accetta di scendere di categoria, andando in Seconda Divisione per aiutare l’ambiziosa Casertana a centrare la promozione nella Lega Pro unica. I rossoblu riescono nel loro intento ma l’apporto di Caturano è solo parziale, poiché a gennaio arriva il suo quarto trasferimento in sede di mercato invernale (con il passaggio al Lecce saranno cinque in totale), stavolta al Messina sempre in quarta serie. Il solo gol segnato nelle dieci presenze in riva allo Stretto è sufficiente a permettere ai siciliani di essere ammessi alla nuova Lega Pro, categoria in cui il 25enne scuola Empoli giocherà però con un’altra maglia. La stagione 2014/2015, fino ad oggi la migliore nella sua carriera, Caturano la gioca con la maglia del Melfi, esordiente in terza serie e che sarà una delle più belle sorprese del torneo. Il gioco veloce di Bitetto esalta le caratteristiche del bomber napoletano, finalmente al centro di un progetto tecnico che ripaga appieno realizzando 18 gol in 36 partite, giocando finalmente con continuità e guadagnandosi la palma di capocannoniere del Girone C alla pari del beneventano Eusepi. In particolare, un suo colpo di testa vincente nel Melfi-Lecce dell’aprile scorso ha compromesso le possibilità dei giallorossi di Bollini di accedere ai play-off. L’ottimo score realizzato nella passata stagione ha attirato le attenzioni di diversi club cadetti, con il Bari che ha sbaragliato la concorrenza acquistandolo dal club lucani, salvo successivamente cederlo in prestito al ripescato Ascoli. In bianconero Caturano non ha trovato lo spazio sperato, giocando nove gare su ventuno (di cui sei dal primo minuto) e mettendo a segno un solo decisivo gol nell’1-0 con cui il Picchio ha superato la Ternana. Ora la nuova opportunità di rilancio con il giallorosso del Lecce, con la speranza, sua e dei tifosi, che possa ripetere la media realizzativa della passata stagione.