LECCE – Amorino Ingrosso scopre le carte: “Queste le nostre condizioni”
“Prenderemmo il Lecce a due condizioni”. Mette le carte in tavola Amorino Ingrosso, a nome della cordata di imprenditori salentini (nonché suoi amici) che comprende anche Roberto Fatano, Giovanni Tundo e l’ex presidente del Gallipoli Marcello Barone.
“Al gruppo – spiega Ingrosso dalle colonne del Nuovo Quotidiano di Puglia – si potrebbero aggiungere altri imprenditori salentini disposti a scendere in campo per il bene del Lecce. Ciò che anima la nostra iniziativa è l’amore per la squadra giallorossa che per decenni è stata la bandiera del Salento in Italia. Vorremmo tornare a farla sventolare come ai vecchi tempi in cui il Via del Mare si trasformava in un catino di tifo leccese”. Queste le condizioni per un’entrata in campo della sua cordata: “Due i punti focali: ritorno nel calcio che conta e rilancio del settore giovanile. Per questo faremo investimenti importanti e, quindi, non siamo disposti a pagare nemmeno un euro per l’acquisto della società”.
Nei prossimi giorni ci potrebbe essere in incontro con la famiglia Tesoro per discutere dell’affare. “Non mi dispiacerebbe – aggiunge Ingrosso – dare vita ad una società composta da tanti imprenditori salentini, proprio come accadde con Franco Jurlano”. All’epoca, l’imprenditore era uno dei soci di quella società.
La conclusione: “Nel nostro progetto ci piacerebbe coinvolgere anche i tifosi. Altre cordate? Magari fosse così, saremmo pronti a dare una mano se qualcuno ce lo chiedesse. Per questo non riesco a capire il motivo per cui il sig. Tesoro continua ad essere irrispettoso verso chiunque cerchi di avvicinarsi al Lecce. Alcune sue esternazioni sono inopportune. Sappia che noi siamo delle persone serie e ognuno di noi ha una storia imprenditoriale che è sotto gli occhi di tutti”.