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LECCE – Difesa da rivedere, attacco impalpabile: le pagelle della pesante sconfitta di Brescia

LE PAGELLE DI BRESCIA-LECCE

Gabriel voto 6: senza grosse responsabilità in tutte e tre le marcature bresciane, si rende protagonista di qualche buon intervento e poco più. Nel finale anche i compagni provano a metterlo in difficoltà.

Zuta voto 5: non è il maggiore colpevole in occasione del vantaggio di Ndoj, ma comunque anche lui arriva in ritardo. Per tutto il resto della gara soffre la maggiore intensità avversaria, facendosi vedere con il contagocce in fase offensiva. La prima sortita degna di nota la si registra a dieci dalla fine. Anche per lui un passo indietro, con l’attenuante del piede invertito, che complica ogni inizio azione.

Meccariello voto 4,5: prestazione da incubo per il centrale difensivo giallorosso. In ritardo sulle prime due marcature delle rondinelle, risulta spesso in affanno contro la forza fisica degli attaccanti di Lopez. Nel finale rischia di combinarla grossa con uno sciagurato retropassaggio, ma Gabriel evita guai peggiori. Con una bella incornata trova il gol del pareggio che gli viene ingiustamente annullato.

Lucioni voto 5: anche lui appare in difficoltà atletica. Stenta e, quando qualcosa gli riesce, si ha l’impressione che tutto viene con più fatica del dovuto. Nel finale naufraga con il resto del pacchetto arretrato.

Calderoni voto 5: il gol che stappa la partita nasce dal binario mancino, in quello che sembra un dejavu della passata stagione, quando il 27 giallorosso appariva spesso in netta difficoltà e anche questa volta Spalek lo supera con irrisoria facilità. Unica nota positiva, un salvataggio su Sabelli nella ripresa, ma per il resto tanti errori e poca sostanza.

Majer voto 5,5: la qualità non è il pezzo forte della casa, fattore che certamente non facilita il compito di un play. Prova a compensare con la quantità, mettendoci tanta corsa che spesso non basta. Sfiora il pari con una bella conclusione da fuori, ma in occasione del raddoppio di Ndoj appare in affanno anche lui.

Henderson voto 5,5: grinta e voglia di provarci fino alla fine, ma, anche in questo caso, il tutto sembra non bastare.

Bjorkengren voto 5: titolare a sorpresa, ma probabilmente resta negli spogliatoi per buona parte del match. Poche giocate utili alla manovra, fatica a trovare la giusta collocazione in mezzo al campo, soffrendo, e non poco, l’intensità e l’esperienza della mediana avversaria. Rimandato.

Dal 51′ Paganini voto 5,5: lotta, prova a incidere ma fondamentalmente non lascia il segno nemmeno lui. Ha sulla testa la chance per riaprire il match, ma non riesce ad angolare.

Falco voto 5: dovrebbe essere il valore aggiunto dell’undici di Corini, ma anche questa volta il Rigamonti non appare lo stadio fortunato. Quando cambia passo si ha la sensazione che qualcosa possa succedere, ma spesso manca il guizzo finale e la concretezza. In una stagione così servirà riavere quanto prima il Falco migliore.

Stepinski voto 5: tanti errori dal punto di vista tecnico, con stop e giocate sbagliate. Finisce nella morsa di Papetti e Mangraviti che lo controllano senza grandi patemi d’animo.

Dal 67′ Coda voto 5,5: lotta, ci prova, senza mai riuscire a lasciare il segno.

Listkowski: 5,5: un guizzo allo scadere della prima frazione e poco più. Esce dal match troppo in fretta, dimostrando anche lui di essere in una giornata non certamente positiva.

Dal 76′ Pettinari sv

All. Corini voto 5: la squadra soffre maledettamente l’intensità e la brillantezza di un Brescia apparso certamente più affamato e determinato. La fase di non possesso fa ritornare in mente i fantasmi della passata stagione. Il collega Lopez stravince la sfida a distanza; una batosta del genere può certamente suonare come un campanello d’allarme, ma la strada è ancora lunga.

BRESCIA (4-3-1-2): Joronen 6 – Sabelli 6, Papetti 6,5, Mangraviti 6,5, Martella 6 – Dessena 6,5, Van de Looi 6,5, Ndoj 7,5 (79′ Labojko sv) – Spalek 6,5 (73′ Skrabb 6) – Donnarumma 6, (88′ Zmrhal), Aye 7. All. Lopez 7.