TERREMOTO CASARANO – Nocente possibilista, calciatori sconvolti
CASARANO – In attesa di capire cosa la società comunicherà al "resto della rosa" non convocato per l'allenamento odierno (previsto per oggi il rientro di Paride De Masi in sede, ndc), è difficile carpire commenti e reazioni. Il clima di incertezza è tale da impedire valutazioni immediate. Si aspetta il faccia a faccia per comprendere se davvero i senior, tutti i senior, compresi, giusto per citare due nomi, il capitano Calabro e la colonna del centrocampo Bonaffini, devono imbracciare il bagaglio e salutare Casarano. O se invece, ci sarà margine per qualche soluzione alternativa.
Il direttore sportivo Mimmo Nocente è, in parte possibilista: "Da quanto mi è parso di capire, almeno fino a lunedì sera, la decisione è definitiva. Non sono in grado di aggiungere altro: Aspettiamo e valutiamo. Dico che a dicembre sarebbe stato più semplice attuare una scelta di questo tipo, adesso è un po' più complicato. Vediamo cosa succede domani (oggi per chi legge ndr.)". Dalla voce traspare l'amarezza: mister Massimo Silva si ritrova a spasso dopo neppure due mesi di permanenza in panchina: "Non so cosa dire – ammette – Ci dobbiamo incontrare in mattinata con la società per formalizzare il tutto. Non so perchè sia stata presa questa decisione, mi hanno detto che vogliono andare avanti con i giovani. Peccato perchè a Gaeta in dieci abbiamo fatto bene, poi due episodi ci hanno condannato. Potevamo ancora farcela".
Il brasiliano Da Silva e il centrocampista Caracciolo attendono disposizioni dalla società e la notizia del comunicato stampa li ha colti di sorpresa, quasi come un fulmine a ciel sereno. Sorpreso anche il baby Diego Cenciarelli mentre il difensore Andrea Paglialunga qualcosa la dice: "Non ho parole, sono molto rammaricato. Vedremo cosa la società ci comunicherà, di certo per chi vive di calcio è un grosso problema. Si rischia di ritrovarsi a gennaio senza una squadra fino alla fine del campionato. Fosse stato un mese prima, sarebbe stato diverso. Comprendo la delusione per la sconfitta di Gaeta però occorre anche capire la condizione di noi calciatori". L'argentino Galetti, uno degli ulti arrivati, spiega "di aver solo ricevuto la telefonata in cui mi veniva detto che l'allenamento non si sarebbe svolto e che c'era una riunione della società in corso. Sono uno degli ultimi arrivati e mi dispiace per questa situazione. Credo che quanto sta avvenendo è tutto colpa del risultato di Gaeta. Se vincevamo non sarebbe successo nulla. Se davvero la società ha preso una decisione di questo tipo, la riterrei un po' affrettata, in fondo siamo a sette punti dalla prima e siamo tutti là in classifica. Poi, magari, possono esserci altri motivi che non conosco". Preferisce non parlare Calabro: "Voglio capire bene cosa succede. Mi sono sentito solo con i miei compagni e siamo tutti molto scossi. Vediamo nelle prossime ore cosa accadrà. Non voglio esprimere giudizi o commenti".