CASARANO – Largo ai giovani, ma cosa sarà della Virtus?
Sembra di essere tornati indietro di qualche mese, se non addirittura di qualche anno. A Casarano, città industriosa, commerciale, ma anche di Calcio con la C maiuscola, ne hanno viste tante, anche peggiori di questa, ma ciò che è accaduto nelle ultime ore ha davvero dell'incredibile.
Partiamo con la fredda cronaca dei fatti, iniziando dalla fine, dallo scarno comunicato stampa con il quale la società ha comunicato che all'allenamento odierno parteciperanno solo i sette under (Salvadore, Palma, Miccoli, Presicce, Cenciarelli, Caputo e Chiricò) più l'intera formazione Juniores.
A dirigere la sessione non sarà l'esonerato Massimo Silva, ma Gianluca Martina (foto), tecnico della Juniores. Tutti a casa quindi, quadri tecnici e giocatori. Benservito a tutti, anche alle bandiere Calabro, Leopizzi e Bonaffini. Prima di questo sensazionale annuncio, l'allenamento di martedì annullato in extremis e soprattutto la sconfitta pesante di domenica a Gaeta, un 3 a 1 che ha ridimensionato le aspettative di società e tifosi sulle reali potenzialità di questo Casarano, relegato ora al quarto posto in classifica a meno sette dalla vetta, alle spalle dello stesso Gaeta e del Nardò.
E' stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, facendo perdere le staffe alla proprietà della Virtus che, è da sottolineare, aveva già manifestato in passato il desiderio di disimpegnarsi. Ma torniamo al calcio giocato e alla sconfitta di Gaeta che ha messo in risalto, ancora una volta, i difetti di una squadra che forse con troppa sufficienza era stata indicata da tutti come la favorita alla vittoria del campionato.
Difetti identificati nella poca, anzi nulla continuità di rendimento, un gioco che stenta a decollare e la sterilità di un attacco mal costruito in sede di mercato. Le colpe di questa situazione sono evidenti: in primis gli errori in sede di campagna acquisti in estate , con gli innesti di Dipasquale e di Da Silva che non sono mai tornati sui loro livelli. E poi ancora errori nel mercato di riparazione con l’acquisto di Galetti che ha inciso poco o nulla sul rendimento offensivo della squadra.
E così il peso dell’attacco del Casarano poggia tutto sulle spalle del giovane Chiricò, un giocatore forte, di grande prospettiva, con enormi margini di miglioramento. E ora, quindi, largo ai giovani, sui quali ricade un onere forte: chiudere al meglio questa stagione. Sempre che la società non ritorni sui suoi passi e riveda questa decisione. E soprattutto: cosa intende fare ora la proprietà? La famiglia De Masi ha più volte manifestato malumori e mal di pancia. Vorrà continuare ad investire nel calcio o questo è solo il primo passo del triste percorso che porterà al disimpegno? Chi vivrà vedrà…