BRINDISI – Richieste di Palazzi, la “Perbrindisi”: “Perché non c’era un legale della società a difenderci?”
Le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi per il Brindisi non sono state clementi. Ricapitolando: esclusione dal torneo di Serie D, penalizzazione di dieci punti e assegnazione ad un torneo di serie inferiore; cinque anni d’inibizione più sei mesi con preclusione definitiva e multa di 90mila euro per Giorgio Flora (stralciata la posizione del padre Antonio); cinque anni d’inibizione con richiesta di preclusione più un anno e 20mila euro di multa per Savino Daleno; cinque anni d’inibizione e 80mila euro di multa senza inibizione per Vito Morisco; 8mila euro di multa per la società.
Protesta l’associazione “Perbrindisi”, contro l’attuale gestione della squadra e contro la richiesta di Palazzi, sottolineando la mancanza di un legale della società che potesse replicare alle richieste di accusa da parte del procuratore federale. “A qualcuno – scrivono dalla “PerBrindisi” – può far comodo avere una squadra in promozione o forse in eccellenza, come deciderà il Consiglio Federale il 17 p.v., perché
1) si avrà il rimborso della quota d’iscrizione in serie “D”, così come della fidejussione di competenza, che potrà servire per una misera gestione del campionato;
2) si farà un campionato di bassa misura senza eccessivi sforzi, anche in considerazione dei punti di penalizzazione che, per ora, ci sono stati attribuiti.
Se questo è, per favore, non si parli di amore per la squadra che rappresenta la città di Brindisi, quella della magica V sul petto”.
Prosegue il comunicato: “Se questi tifosi, per mano della nostra Associazione Polisportiva Perbrindisi hanno contribuito con 10.000,00 euro alla famigerata iscrizione della propria squadra al campionato di serie “D”, avranno pure il diritto di sapere come mai la prima figura professionale che si cerca, e si trova, è l’allenatore e a seguire vari probabili giocatori e non, come sarebbe stato doveroso, un autorevole legale, con tanto di nome e cognome, per garantirci una posizione quanto meno dignitosa nel panorama calcistico???”.
L’associazione, infine, chiede “agli attuali possessori delle quote della SSD Calcio Città di Brindisi, che le stesse gli vengano consegnate nella totalità, in quanto appartengono, oggi più che mai, a tutti i tifosi della città. Si propone, altresì, una seconda ipotesi, se la prima dovesse arrecare disturbo: consegnare il titolo della SDD Calcio Città di Brindisi al Sindaco della stessa città, Dott. Mimmo Consales“.
Il direttivo della “Perbrindisi” dichiara “la propria disponibilità a nominare un Avvocato che possa quanto meno difendere il titolo della squadra di calcio cittadina in secondo grado, con la speranza di ribaltare la sentenza di esclusione dal campionato 2014/2015 che sarà ufficializzata il 17 agosto p.v..”.
Lunedì 17 agosto, alle ore 11, presso la sala conferenze di Palazzo Nervegna, si parlerà di tutti questi aspetti e della salvezza del club biancazzurro.