MANDURIA – Fiorentino racconta la rottura con i vertici biancoverdi, intanto si accasa altrove
A bocce ferme era stato formalmente riconfermato, nella rosa della nuova stagione Federico Fiorentino era ancora il guardiano dei pali. Era appunto, perché in prossimità della gara con il Laterza, priorità e gerarchie sono repentinamente cambiate, e di fatto l’estremo difensore di Torchiarolo è stato tagliato dall’organico 2014/2015. Decisione congiunta staff-società, la forma del ragazzo ha spinto i vertici a prendere una decisione drastica, questa la scarna motivazione del gruppo di comando. Conseguentemente la decisa virata su Angelo De Marco, nell’ultima stagione a Casarano, nero su bianco ed esordio lampo a Laterza. Fiorentino ringrazia, ma non troppo, certamente non tutti, additando anche i responsabili di un divorzio ritardato, con ormai il campionato alle porte.
In prossimità dell’inizio del campionato, Fiorentino e il Manduria si sono ufficialmente separati. Cause e motivi di questo repentino addio.
“Si, un addio che davvero in pochi si aspettavano. I motivi sono riconducibili principalmente al budget limitato della società, che ha deciso di costruire una squadra con molti giocatori del posto. Alcuni dirigenti hanno sostenuto che il sottoscritto non fosse in forma come nei precedenti campionati, dubito che nel primo mese di preparazione ci siano giocatori già al top. Ora voglio ringraziare quei dirigenti che fino alla fine hanno provato a trattenermi a Manduria.”
Credi che l’infortunio nella gara con il Fragagnano abbia compromesso i rapporti con staff e società?
“Non credo, almeno me lo auguro, altrimenti si rivelerebbero degli incompetenti. Devo dire, però, che già prima dell’inizio della preparazione, il direttore Modeo, se così possiamo definirlo, voleva al mio posto altra gente locale, ma la società lo impedì, il resto ormai è storia nota.”
Il futuro di Fiorentino dove sarà?
“Mi sono allenato con un preparatore personale, e da ieri burocraticamente sono un giocatore dell’Usd Avetrana.”