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MAGLIE – L’amaro sfogo di Gigi Bruno: “Qui alla Toma, mi trovo a lavorare in un clima ostile…”

Alcune critiche piovutegli addosso non sono andate giù al tecnico della Toma Maglie, Gigi Bruno. L’allenatore giallorosso, così, si è lasciato andare ad uno sfogo contro i suoi detrattori: “Ho rilevato il Maglie dopo essere stato supplicato a luglio, ad agosto e poi a settembre, accettando solo perché questa è una piazza speciale in quanto non avrei voluto allenare in Promozione spiega ai nostri microfoni . Ho ereditato una squadra che, con due cambi di allenatore già effettuati, aveva ottenuto una sola vittoria, pur affrontando tutte le squadre che caratterizzano la parte bassa della classifica del torneo. Da quando sono subentrato, abbiamo ottenuto ventidue punti in quindici partite, vincendo anche contro squadre superiori al Maglie per programmazione, per organizzazione tecnica e per struttura societaria, quali Otranto, Tricase e Fasano. Compagini che hanno programmato la propria stagione nel maggio scorso e non a pochi giorni dall’inizio della Coppa Italia”.

L’amarezza di Gigi Bruno è quasi incontenibile, perciò il tecnico prosegue: “Al mio arrivo ho trovato una squadra in condizioni atletiche precarie, ora, invece siamo in grado di giocarcela ad armi pari contro chiunque e lo stiamo dimostrando. Solo per sfortuna non abbiamo vinto contro Carovigno e Lizzano ed anche domenica, la partita con il Galatone è stata rimessa in piedi da un calcio di rigore scandaloso assegnato dal direttore di gara. Nel secondo tempo non abbiamo fatto bene, lo ammetto, ma se avessimo concluso il primo tempo in vantaggio sarebbe stata, probabilmente, un’altra partita. Dalla società mi sarei aspettato che si facesse sentire con forza in Federazione, per tutti i torti che abbiamo subito finora, piuttosto che intervenire su questioni tecniche”.

“Maglie è una piazza di grande blasone e calorosaconclude l’ex allenatore del Tricase, è normale che si voglia fare bene, ma qui mi trovo a lavorare in un clima davvero ostile. Domenica, al fischio finale, sono andato con tutta la squadra davanti al settore dei nostri tifosi per chiedere loro scusa, perché sono sempre fantastici e meritano grandi soddisfazioni. Ma in questo ambiente c’è sempre tanto astio da parte di pochissime persone che danni danneggiano la Toma Maglie. Io credo di aver fatto un grandissimo lavoro e sfido chiunque a poter sostenere il contrario. Non mi dimetto per la stima e l’affetto che mi legano ad una persona seria come l’avvocato Gatto, per i nostri ultras che ci sono sempre vicini e perché tutti i ragazzi della rosa sono sempre stati dalla mia parte”.