
LEGA PRO – Alla ricerca della salvezza con una squadra giovane e dinamica: l’Akragas di Di Napoli
Nella seconda giornata del campionato di Lega Pro, il Lecce di Pasquale Padalino ospiterà l’Akragas allenato da Raffaele Di Napoli. Quella tra giallorossi e biancazzurri potrebbe apparire una gara dall’esito scontato, ma l’emozione dell’esordio al “Via Del Mare” ha già giocato un brutto scherzo un anno fa, quando i salentini vennero sconfitti per 1-3 dalla Fidelis Andria. Senza dimenticare che gli agrigentini si sono dimostrati soprattutto nel recente passato avversario ostico da affrontare, in modo particolare per le big del torneo.
Fondata per la prima volta nel 1939, ma rifondata dopo l’ultimo fallimento solo nel 2011, la Società Sportiva Akragas Città dei Templi non è mai andata oltre la terza serie, che si trova invece a disputare per la tredicesima volta nella sua storia. Logica conseguenza è che tutti e 21 gli incontri precedentemente avvenuti con il Lecce risalgono proprio all’attuale Lega Pro, ed il bilancio vede proprio i siciliani avanti per 9 vittorie a 8, più quattro pareggi. Contando le sole care disputate in terra salentina, il tutto si ribalta nettamente in favore dei giallorossi, avanti 6-2 (più tre “x”). Nonostante lo score casalingo favorevole, il Lecce non batte però l’Akragas in casa da ben 48 anni. Nella passata stagione, infatti, tutte e due le gare giocate al “Via del Mare” hanno sorriso al Gigante, capace di rifarsi nel successo leccese in terra agrigentina (1-3 targato Moscardelli, Curiale e Diop) prima avendo la meglio in Coppa Italia di Lega Pro (0-1 firmato Leonetti), e poi strappando uno 0-0 che ha di fatto tolto ogni speranza di primo posto alla formazione di Braglia, consegnando invece una grossa fetta di salvezza all’undici ai tempi allenato da Rigoli.
La permanenza nella categoria arrivò poi solo all’ultima giornata, ma al di là delle tempistiche quella del ritorno tra i Pro dopo 21 anni è stata una stagione molto positiva e, nonostante qualche alto e basso, tutto sommato tranquilla. Ecco perché la dirigenza biancazzurra sarebbe ben contenta di ripetere quanto fatto un anno fa, cosa non facile visto un mercato al ribasso rispetto al passato. Hanno infatti salutato l’“Esseneto” elementi di qualità ed esperienza del calibro di Capuano, Almiron, Vicente e Di Piazza, sostituiti da una truppa di giovani agguerriti e vogliosi.
A guidare il team akragantino è stato chiamato Raffaele Di Napoli, un tecnico esperto che di mezze imprese se ne intende, visto che un anno fa ha guidato un Messina infarcito di scommesse ai piedi della zona playoff. Per l’Akragas eguagliare il settimo posto dei peloritani sarebbe impossibile o quasi, ma ecco che una salvezza con una delle rose meno appariscenti della categoria sarebbe accolta con grande entusiasmo. Entusiasmo che è mancato all’esordio in campionato, dove l’undici siciliano ha pareggiato 1-1 con la modesta Vibonese, a dimostrazione di come ripetere la partenza sprinti di un anno fa appare impresa ostica.
Come detto, la rosa a disposizione di Di Napoli non è certo di quelle di prim’ordine, ma il tecnico potrà comunque contare su elementi consoni all’obiettivo della salvezza. Le chiavi della porta sono state affidate a Pane, mentre per la difesa si segnalano la conferma di Marino e gli arrivi dal Messina di Russo e Zanini. A centrocampo il colpo è l’argentino Bruno Pezzella, e dalla Ternana è arrivato in prestito Salvemini. In attacco è stata vera rivoluzione: la punta di diamante è l’ennesimo ex messinese Cocuzza, con Longo e Gomez che cercheranno di garantire gol giovani ad una squadra che ne avrà parecchio bisogno per non perdersi nei bassifondi della classifica.