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[ESCLUSIVA SS] – Lorenzo Barba: “Pronto alla nuova avventura. Studio da Ibra e Balotelli”

Pochi grilli per la testa e idee chiare. Lorenzo Barba, sedicenne attaccante gallipolino, cresciuto nelle giovanili del Gallipoli Montefiore, è pronto all’avventura nel professionismo a Teramo (LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO NELLA RUBRICA SALENT SCOUT). Ai nostri microfoni, Lorenzo ci racconta i suoi primi giorni in terra abruzzese, col sogno nel cassetto di essere un giorno come gli idoli Mario Balotelli e Zlatan Ibrahimovic.

Lorenzo, anzitutto complimenti. Potresti brevemente presentarti? Quali sono le tue caratteristiche?

“Grazie mille. Ho intrapreso la vera via del calcio due anni fa, durante il primo anno di Giovanissimi nella Montefiore. In realtà ho cominciato come un esterno di centrocampo ma quest’anno il mio mister si è reso conto che uno della mia stazza era un po’ sprecato lì e ha preferito usarmi come una punta d’attacco. Io non ho avuto problemi ad adattarmi, mi sono allenato e ho subito capito il ruolo, che mi è piaciuto e si è rivelato determinante per questo mio definitivo salto di qualità. Preferisco giocare dietro alla prima punta in modo da staccarmi un po’ e venire a prendere palla per puntare l’uomo e creare superiorità numerica davanti, mi piace inventare, mettere i compagni in porta e segnare. Ma posso anche giocare da prima punta in quanto quel ruolo deve essere ricoperto da un giocatore ben piazzato che sappia coprire il pallone, fare a sportellate con i marcatori e far salire la squadra e io ho le qualità per farlo”.

Come ci si sente a passare dalla realtà di Gallipoli al professionismo. Le sensazioni sul tuo primo impatto?

“Devo ammettere che qui è decisamente un altro mondo, senza nulla togliere al Gallipoli ovviamente. La società quest’anno è tornata tra le professioniste, c’è tantissimo entusiasmo e voglia di far bene e siamo un gruppo molto compatto e motivato che punta verso l’obiettivo prestabilito, la salvezza. Inizialmente ero un po’ teso e impaurito; ho capito subito cosa significa rappresentare calcisticamente una città così grande come Teramo già dal primo allenamento, dove c’erano tantissimi tifosi ad accoglierci. Ho avuto anche qualche turbamento per i primi giorni di adattamento, ma questo lo avevo già messo in conto poichè questo genere di esperienze servono principalmente per permetterti di maturare lontano da casa. Dopotutto col passare dei giorni, cominciando anche a conoscere i compagni, lo staff e la città stessa, sono sempre più sereno, concentrato a far bene in questo ritiro e a cogliere questa grande opportunità che mi è stata offerta”.

""Qual è il tuo idolo, la tua fonte d’ispirazione?

“Ad essere sincero non mi sono mai ispirato ad un calciatore in particolare, ma se devo nominare un attaccante a cui mi reputo simile quello è Balotelli. L’attaccante che invece adoro è Ibrahimovic, lo stimo molto, è un giocatore a cui non manca niente, completo, semplicemente perfetto sotto tutti i punti di vista. Diciamo che cerco di copiare le loro gesta, nel mio piccolo ovviamente”.

Che ricordo conservi delle tue esperienze al Montefiore?

“Ho un ottimo ricordo degli anni al Montefiore. Sono stato fortunato a crescere non solo calcisticamente in un ambiente sano come quello, porterò nel cuore ogni singolo allenamento, ogni singolo momento passato lì, ogni compagno di squadra e preparatore avuti negli anni”.

Sei in ritiro con la prima squadra del Teramo. Speri in una conferma o pensi sia meglio fare la gavetta nelle squadre minori?

Non mi aspettavo di essere chiamato con la prima squadra, ma naturalmente sono onorato di avere questa chance. Ciò mi permette di poter imparare a conoscere questo tipo di ambiente e di mettermi in mostra davanti al mister che poi valuterà se tenermi qui o meno. Io m’impegnerò al massimo, ce la metterò tutta e qualsiasi decisione sarà presa nei miei confronti la rispetterò, anche se sono dell’idea che facendo un’annata con la Berretti potrei essere più determinante. Quindi se dovessi aggregarmi alla Berretti mi impegnerò al massimo per fare la differenza con i miei coetanei affinché il mister e la società si accorgano positivamente di me e mi diano l’opportunità di debuttare in prima squadra, magari anche a stagione in corso, perché no?”

I tuoi propositi per la nuova stagione?

“Innanzitutto spero di far bene e di guadagnarmi in campo il rispetto dei compagni e la stima della società segnando tanto e facendo una buona stagione. Mi auguro di poter raccogliere molte soddisfazioni personali in modo tale da prendere quest’eventuale buona stagione come un punto di slancio per le prossime, che spero siano sempre migliori”.

Passiamo a qualche domanda un po’ personale. Quale liceo o istituto scolastico frequenti?

“Attualmente frequento il Liceo Linguistico”.

Conti di proseguire gli studi dopo la maturità?

“Si, spero di poter continuare perché reputo la scuola molto importante per la mia formazione personale e soprattutto perché voglio laurearmi e avere l’opportunità di trovare lavoro se non avrò fortuna col calcio”.

Per quale squadra fai il tifo?

“Inter”.

In chiusura, ti senti di ringraziare qualcuno?

“Certo. Mi sento di dover ringraziare in particolar modo i miei genitori per tutti i sacrifici che hanno fatto in questi anni per permettermi di giocare a calcio, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana e partita dopo partita. Allo stesso modo sono grato ai mister Vincenzo Giumentaro e Mirko Previtero che mi hanno allenato negli ultimi due anni al Montefiore, due persone eccezionali che sono riuscite a farmi esprimere al meglio in campo, che non finirò mai di ringraziare e di portare nel cuore. Un ringraziamento anche all’intera società, al Presidente Giulio Marzo e a suo fratello Maurizio, a tutti i preparatori e a tutto lo staff del Montefiore che mi ha aiutato a crescere e che ho avuto il piacere di conoscere nel corso degli anni”.

E il tuo sogno nel cassetto?

“Diventare un calciatore, è il mio sogno fin da bambino e continuerà a esserlo”.

In bocca al lupo.

“Crepi”.