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AVETRANA – Alla scoperta dell’argentino Salto: “Qui perché mi piacciono le sfide…”

Tra le tante scommesse vinte quest’anno dal direttore Antonio Bruno c’è anche lui, l’argentino Damian Salto. Dotato di buona tecnica individuale, Salto è un difensore moderno, abile sia in fase di marcatura che d’impostazione del gioco, oltre che un calciatore di grande temperamento. Anche grazie al suo contributo, l’Avetrana detiene la seconda miglior difesa del campionato, al pari del Bitonto. Otto le reti subite, tre in più del Casarano, che domina in questa speciale classifica.

Il merito è innanzitutto del portiere, che è in un grande momento di forma – tiene a precisare il calciatore classe 1992 -. “E poi di tutta la squadra, che cerca di interpretare al meglio la fase difensiva e dell’allenatore, che pretende grande aggressività in marcatura”. Si è inserito subito negli schemi di mister Branà, anche se non deve essere stato semplice all’inizio, a causa del transfert che non arrivava. “È stata dura – ammette Salto -. “Ti senti impotente, perché vorresti essere sempre a disposizione dell’allenatore e dare il tuo contributo alla squadra. Grazie a Dio quel brutto momento è passato”. Due anni fa il difensore biancorosso ha militato nello Sportivo Italiano, club della terza divisione argentina.

Un nome, un destino: l’Italia. E i perché di una scelta che l’ha portato a migliaia e migliaia di chilometri di distanza dalla sua famiglia. “Mi piacciono le sfide e ho sentito che questa poteva essere una grande opportunità per me. Inoltre la proposta del club è stata buona”. Lo aiuta a non sentire la nostalgia di casa l’altro argentino, l’attaccante Lucio Ceresetto. Com’è, fino a ora, la permanenza ad Avetrana? “Sono molto felice: i miei compagni mi hanno accolto con grande affetto e lavoro a stretto contatto con uno staff tecnico che esige il massimo da ogni calciatore. Qui ho trovato grande impegno, voglia di fare e spirito di sacrificio e tutte queste cose si riflettono sul campo”.

Che idea, intanto, si è fatto del calcio italiano? “Ho notato che si cerca di giocare quanto più possibile con la palla a terra e fino a ora ho trovato giocatori molto aggressivi”. Attualmente la formazione di mister Branà è seconda, a -3 dalla coppia di testa formata da Gallipoli e Bitonto e ha una striscia positiva che dura da nove giornate. Dopo la sconfitta, all’esordio, in casa del Trani, i biancorossi non hanno più perso. Si aspettava un inizio così scoppiettante? “Quando difendo la maglia di un club, m’immagino di ritrovarmi sempre nelle prime posizioni della classifica. È  un torneo difficile ma abbiamo il desiderio e la speranza di continuare così”.

Adesso, l’Avetrana è attesa da un trittico di partite sulla carta abbordabili: Aradeo, Galatina e Bisceglie. Quanti punti si aspetta dalle prossime tre giornate? “Non esistono avversari facili. Dobbiamo affrontare ogni match come fosse una finale. Speriamo di continuare ad aggiungere tanti altri punti alla nostra classifica, per toglierci tante soddisfazioni e fare felice la gente di Avetrana”.