CASARANO – Non si sblocca la questione stadio, Filograna rinuncia
In una cornice kafkiana, fatta di incomprensioni e paradossi, cala il sipario sul calcio casaranese. Salvo clamorosi e improbabili colpi di scena, sfuma anche il progetto di Eugenio Filograna per via della spinosa questione riguardante il Capozza.
"Il sindaco ha confermato l'impossibilità di utilizzo dello stadio – queste le dichiarazioni dell'ex senatore riprese dal Nuovo Quotidiano di Puglia -, attraverso una nuova convenzione per i prossimi 20 anni. Purtroppo, dovrò rinunciare al progetto di una nuova squadra, anche se ho già costituito la 'Casarano Calcio ssdrl'".
Il primo cittadino Stefàno, d'altro canto, ha già puntualizzato che l'attuale Amministrazione non potrà farsi carico di oneri finanziari ed economici, vista la già complicata situazione in cui si trovano le casse comunali. Visita della Nazionale Under 21 a parte, il Capozza rischia concretamente di diventare una cattedrale nel deserto, nel più classico dei modi di fare all'italiana. Sarebbe bastato un accordo tra vecchia e nuova società per risolvere il problema, ma tant'è.
Al solito a pagarne le spese sono tifosi e appassionati che con preoccupazione hanno assistito ad una lenta agonia. Ad oggi il calcio a Casarano è morto. Serve un miracolo.