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VOLLEY – Caracuta alla conquista dell’Europa: “Felice di giocare in Francia, sogno di chiudere in Salento”

Dopo aver conquistato, e per ben due volte, l’Italia, ora Valeria Caracuta proverà a fare lo stesso in Francia. La palleggiatrice leccese classe 1987, già nel giro della Nazionale (con la cui maglia ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo 2013), lascia dopo sei anni il massimo livello del Campionato Italiano di pallavolo femminile (che ha vinto con le maglie di Busto Arsizio e Piacenza) per approdare in Ligue A, la Serie A/1 transalpina, dove giocherà per il Pays d’Aix Venelles. Della nuova avventura oltralpe, così come della sua carriera passata e futura, la pallavolista nativa di San Pietro Vernotico ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni.

Dopo tanti anni passati a giocare in Italia, la tua prima stagione all’estero è pronta a prendere il via. Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?

“Da diverso tempo pensavo che un giorno sarebbe stato bello ed importante per la mia carriera fare un’esperienza all’estero, e quest’anno si è presentata la possibilità. In Italia non mi sono arrivate offerte di squadre che mi avrebbero consentito di fare il mio gioco, ed anche per questo ho deciso di accettare la proposta del Pays D’Aix Venelles, una delle società straniere che mi ha cercato. Ho parlato con il mio nuovo allenatore ed ho capito subito che c’è la volontà di fare un campionato d’alto livello, puntando alle prime quattro posizioni e cercare magari di spodestare il Cannes, che negli ultimi vent’anni ha dominato incontrastato. Sono convinta che questa esperienza mi arricchirà tantissimo, e sono molto felice di aver fatto questa scelta”.

Dai tuoi inizi nel tuo Salento sono passati tanti anni. Quali consideri le tappe più importanti della tua carriera?

“Ce ne sono davvero tante, perché tutte le esperienze che ho vissuto hanno contribuito ad accrescere la mia esperienza ed a migliorarmi, a partire dagli esordi nel mondo della pallavolo con la Green Volley Lecce, e dalla prima stagione in una prima squadra, in Serie C ad Ugento. Senza dubbio sono stati fondamentali gli anni a San Vito dei Normanni, dove ho conquistato una serie di promozioni fino alla Serie A/2, e quelli di Castellana Grotte, con la cui maglia ho disputato le prime stagioni in massima serie. Poi sono arrivate le esperienze indimenticabili in due società di altissimo livello come Busto Arsizio e Piacenza, che mi hanno portato a vincere due scudetti, due coppe Italia, 3 Supercoppe ed un Coppa Cev, quest’ultima vinta in Lombardia. E’ difficile trovare il più importante tra questi passaggi, perché li considero tutti fondamentali per la mia crescita”.

Da diversi anni ormai giochi lontana dalla tua terra. Che opinione hai della situazione attuale del movimento pallavolistico salentino?

“Quando posso seguo le principali categorie femminili, dalla Serie C alla B/1 in cui giocano Maglie e Cutrofiano. Partendo proprio da queste ultime, credo che sia un segnale importante che il nostro territorio produca realtà serie ed in grado di giocare ad alti livelli, puntando magari anche al salto in A/2. Per il resto sono positiva per il futuro, perché nonostante qualche normale difficoltà vedo tanta passione e voglia di fare intorno a questo sport. Sarebbe bello, un giorno, che una squadra di Lecce e dintorni approdasse in massima serie, anche perché il mio sogno per il futuro, sebbene non prossimo, è chiudere la carriera giocando nella mia terra”.

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