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VOLLEY B2/m – Squinzano, parla De Blasi: “Dedizione e motivazione fanno una squadra vincente”

Questa settimana conosciamo Mauro De Blasi, 34enne salentino, schiacciatore, tornato alla Pallavolo Squinzano nella scorsa stagione, dopo aver vestito la maglia della Vis circa 12 anni fa. Quell’esperienza gli ha permesso di conoscere e apprezzare l’ambiente, e per questo non ha esitato a tornare in gialloblu. Oltre alla pallavolo, si dedica alla gestione di un’impresa di costruzioni insieme al padre, è sposato e lo scorso anno è diventato papà di Riccardo.
Sei il più grande della squadra, hai anni di attività alle spalle. Cosa significa per te? Dai consigli ai più giovani?
Avere tanti campionati alle spalle aiuta ad affrontare meglio situazioni delicate durante un match, ma l’esperienza maturata negli anni deve svolgere il suo ruolo principale durante gli allenamenti, quando l’impegno, il sacrificio, lo spirito di gruppo e la pazienza, devono essere da esempio per i compagni più giovani, i quali, se in grado di coglierli, li trasformeranno in virtù fondamentali per la loro crescita e per quella della squadra
A volte basta pochissimo per perdere la concentrazione in campo, soprattutto quando ci si trova in difficoltà. Cosa occorre fare in quei casi?
La pallavolo negli ultimi anni è cambiata tantissimo, con l’introduzione del Rally Point System i set si perdono nella maggior parte dei casi ai vantaggi, una perdita di concentrazione, anche minima, può compromettere il finale di un set o della partita. Il rimedio? Mettere alla prova la nostra concentrazione quando il Mister ci mette di fronte a situazioni simili durante la settimana, allenando la concentrazione correlata al gesto tecnico. Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi!
Un ambiente sereno attorno al gruppo è un aiuto per fare bene. In questo senso dai un tuo personale contributo?
Sembrerò presuntuoso, ma dovrebbero darmi l’oscar per questo tipo di contributo che offro ai compagni, al mister e alla società. Cerco sempre di parlare a viso aperto con tutti e mai alle spalle e quando qualcosa non va, parto col criticare prima me stesso. E difficilmente perdono le prese in giro
Quali sono gli obiettivi e le potenzialità della squadra?
Tecnicamente disponiamo di ottime individualità per la categoria, ma per raggiungere obiettivi importanti, quali i primi tre posti in classifica, ognuno di noi deve tirar fuori il meglio di sé. Motivazione e dedizione rappresentano gli elementi in più per definire una squadra “vincente”
Cosa speri per il tuo futuro e per quello della squadra?
Arrivato a questo punto della carriera, mi piace vivere il presente e cercare di dare quotidianamente il massimo per ottenere i migliori risultati per me stesso e per la squadra, il futuro è una conseguenza. Forza Quinzio!