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foto: R. Zugno in azione

BASKET A2/m – Nardò fa troppo poco, dall’Irpinia arriva la quarta sconfitta consecutiva

Non arriva nemmeno ad Avellino la sterzata. HDL Nardò Basket tiene più o meno per 3/4 di partita, poi si arrende (92-74) ad un avversario, Avellino, che non sbaglia nulla. Un altro scontro diretto che il Toro perde, un’altra occasione sfumata per ripartire. Il pesante bilancio finale è soprattutto frutto di un secondo tempo da dimenticare. Esattamente come era accaduto con Torino.

Donadio, Woodson, Nikolic, Stewart jr. e Iannuzzi compongono il primo quintetto granata. Non c’è Mouaha, alle prese con un piccolo problema muscolare. Partita equilibrata, con Mussini subito caldissimo (7 punti in 6 minuti). La buona notizia per il Toro è la più che discreta vena di Stewart jr., giocatore fondamentale reduce da qualche prova molto sotto gli standard. Entrano Thioune ed Ebeling per Iannuzzi e Nikolic, poi anche Zugno per Donadio. HDL gioca bene in attacco, meno in difesa. Sulla prima sirena Donadio rapina Jurkatamm e va a depositare nel retino. Il primo quarto è 25-25 (con 11 punti di Stewart jr.).

A Nardò manca qualche soluzione in più dal perimetro (1/2 nei primi 10′). Zugno segna dall’area e firma il primo vantaggio ospite del match (28-29), ma gli irpini rispondono subito con due canestri di Nikolic e uno di Chinellato. Iannuzzi rientra e spezza il break dei campani. È comunque un buon momento per la compagine di casa (avanti 36-31 a metà tempo), Dalmonte chiama il time-out e mescola un po’ le carte con i cambi. Zugno dall’angolo prende al laccio Avellino prima che scappi (40-37). Iannuzzi sente aria di casa e si esalta, segna due volte da sotto, subendo fallo in entrambi i casi. La seconda frazione termina 49-45.

Avellino continua a segnare con regolarità, Nardò prova a stare in scia. Sull’asse Mussini-Lewis gli irpini guadagnano il +9 (62-53), è una fase in cui i granata fanno troppa confusione in attacco e fanno scelte discutibili. Donadio segna un bel canestro dall’arco, Mussini risponde in penetrazione. Al Toro manca il guizzo, Dalmonte butta nella mischia Zugno e Thioune. Biancoverdi a +11 con un’altra bomba pesantissima di un Mussini stellare. In più Thioune fa la frittata di un fallo su un tiro dalla distanza del Nikolic di casa (che fa 2/3 dalla lunetta). Il bilancio del terzo quarto è 73-60, il peggiore di HDL (parziale 24-15).

I primi cinque punti dell’ultimo atto sono tutti granata, c’è speranza. Coach Alessandro Crotti ruota i suoi per cercare freschezza e tenere l’inerzia del match. Gli irpini producono un nuovo allungo (81-68) che sa di quello definitivo. Sabatino infila dalla linea sgretolando ulteriormente le speranze degli uomini di Dalmonte e della cinquantina di encomiabili tifosi neretini al Pala Del Mauro. Il match scivola via controllato sapientemente da Avellino, il Toro non ne ha più. Finisce 92-74.

Adesso le sconfitte consecutive sono quattro, è un momentaccio. Forse il rinvio (all’11 dicembre, per permettere al giocatore dei friulani Lucio Redivo di rispondere alla convocazione della nazionale argentina) della partita con Cividale arriva al momento giusto.

Coach Dalmonte: “Il piano partita è stato mantenuto sino al terzo quarto, poi quando la partita è andata leggermente nel flusso di Avellino abbiamo finito di giocare. Resto assolutamente coerente e non parlo di singoli, ma di squadra. E a proposito di squadra, di gruppo e di atteggiamento, voglio dire che è finito in modo totale e definitivo il tempo della comprensione. Ora andiamo a vedere se un cambio radicale ci può portare verso una direzione differente da questa, denominatore comune della partita di stasera e di quelle precedenti“.

(US Nardò Basket)