Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

LECCE – Sticchi Damiani: “A Brescia uno schiaffo in pieno viso. Sul mercato…”. E intanto firma Donati

La sconfitta del Lecce a Brescia porta con sé certamente un po’ di amarezza, soprattutto per come è arrivata, con una squadra quasi mai in grado di reagire al cospetto di un avversario apparso più in palla e cinico rispetto alla formazione di Liverani. Un vero e proprio schiaffo in pieno viso, come lo definisce il presidente giallorosso Sticchi Damiani in un’intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia: “Se devo trovare qualcosa di buono di quel pomeriggio bresciano, è lo spettacolo sugli spalti dei nostri tifosi che ancora una volta ci avevano seguito in trasferta così numerosi – racconta l’avvocato leccese -, con i loro striscioni, con il giallorosso che si prendeva la scena, con quell’applauso e quell’incoraggiamento passionale, dall’inizio alla fine, nonostante lo spettacolo sul campo non fosse dei migliori”.

Un primo tempo da incubo, con una difesa ancora in difficoltà, con 32 gol subiti nelle prime 16 uscite: “Non mi piace e non serve entrare nei particolari – prosegue il presidente Sticchi Damiani -, quando si perde così, non perde un reparto o un singolo calciatore, quando si perde così la responsabilità è di tutti, a cominciare dal presidente, da me e a scendere nella gerarchia della società e della squadra. Affrontavamo una squadra già più debole di noi nello scorso campionato che avremmo meritato di vincere da primi. Quest’anno la crescita dei giocatori della promozione e gli investimenti sulla rosa hanno reso il nostro organico ancora più competitivo, nonostante alcuni acquisti si siano rivelati non funzionali. Siamo chiari, quando è stata costruita la squadra si è deciso di investire in parte preponderante in attacco, che è adesso certamente più forte per qualità e quantità di uomini delle squadre del nostro livello. È stata una scelta tecnica condivisa, dal direttore sportivo e dall’allenatore. Questo ha portato ad avere meno ricambi negli altri settori. Si è ritenuto più logico l’investimento in attacco anche alla luce dell’impatto drammatico delle neo promosse negli ultimi anni. Per avere una batteria competitiva nei tre reparti è necessario salvarsi e costruire il tutto con pazienza nel corso degli anni”.

Un organico che al netto di tutto vede ancora dei calciatori non in grado di ritagliarsi lo spazio che ci si poteva aspettare ad inizio stagione: “In rosa ci sono giocatori che vengono da mercati stranieri e stanno facendo fatica a inserirsi nel nostro calcio – analizza il numero uno di Via Costadura -, si sono investite fior di risorse e dobbiamo ancora capire quanto possono dare. Discorso a parte merita Babacar che è stato un investimento importantissimo, voluto fortemente da Meluso e da Liverani. Si tratta di un ragazzo di qualità e serio, contrariamente alle apparenze. Si è fatto male da solo quando è andato a battere i rigori che non spettavano a lui ed ha creato situazioni che magari lo hanno condizionato. Ma i fischi del Via del Mare mi sono sembrati severi, perché il ragazzo in difficoltà va aiutato e noi ultima società del Sud in serie A non possiamo permetterci di perdere un simile investimento. A Brescia Balotelli, nonostante i suoi atteggiamenti in campo non sempre positivi, viene incoraggiato. Noi abbiamo bisogno del migliore Babacar per salvarci, con l’aiuto di tutti”.

Nel post partita del Rigamonti, Fabio Liverani aveva parlato di qualità dell’organico, con il presidente giallorosso che non appare propriamente in linea con il pensiero del tecnico romano: “Rispetto il lavoro del mister, ma penso sia giusto parlare della qualità come un problema quando magari si incontra il Cagliari, non contro il Brescia. La squadra, grazie al lavoro del mister e la voglia di sacrificarsi dei calciatori ha una classifica che la colloca allo stesso livello di squadre che da anni consolidano in A il loro progetto tecnico. Un discorso pazzesco che però non vale rispetto al Brescia che non ha più qualità di noi“.

Sticchi Damiani parla anche del mercato, allotanando il possibile arrivo di Ionita, dando priorità alle uscite: “Credo che sia problematico l’arrivo di Ionita, considerato che sta sempre giocando con la squadra sarda. Il mercato è un affare che riguarda il direttore sportivo, il quale deve collocare molti nostri giocatori inutilizzati, non possiamo permetterci una rosa di 40 calciatori. Si tratterà prioritariamente di collocare gli esuberi. In quanto a Meluso, il comportamento dei giocatori acquistati per la B e che stanno facendo molto bene in A rende ancora più positivo il mio giudizio sul suo lavoro nella scorsa stagione. Quest’anno forse qualche errore può essere stato compiuto, c’è il tempo per rimediare perché si tratta di piccoli investimenti e non di stravolgimenti”.

In chiusura il presidente guarda all’immediato futuro, che vedrà Lucioni e compagni affrontare il Bologna prima della sosta e l’Udinese al rientro: “Adesso il pensiero è al Bologna domenica e poi all’Udinese, alla ripresa post natalizia. Due gare consecutive in casa che possono darci i punti per arrivare al giro di boa con un bottino impensabile, – conclude – bisogna essere umili ed affamati in tutte le componenti.”.


Aggiornamento delle ore 17: Il primo rinforzo della campagna acquisti invernale per l’Us Lecce è Giulio Donati, terzino destro svincolato classe 1990, già vecchia conoscenza dei giallorossi avendo accumulato 16 presenze con la maglia salentina (14 in campionato di Serie A 2010/11, due in Coppa Italia).

Lo stesso difensore nativo di Pietrasanta (LI), poi, ritornò nel Salento nell’estate del 2012, in prova, ma con la retrocessione del Lecce in Lega Pro, non se ne fece più niente.Donati ha firmato un contratto sino al giugno 2020 con opzione per il prossimo anno.