LECCE – La scheda di Bojinov: a volte ritornano…
Mercenario o professionista? Utile alla causa o semplice figurina? È diviso il tifo giallorosso sul ritorno a Lecce di Valeri Bojinov, attaccante dalle grandi potenzialità mai interamente sfruttate.
Arrivato nella città Barocca da giovanissimo, grazie ad una felice intuizione dell’allora ds leccese Pantaleo Corvino, Bojinov bagna l’esordio nella massima serie italiana nel 2002, quando non era nemmeno sedicenne. È un ragazzo precoce Valeri, lo dice la sua storia. Da minorenne, infatti, il nome dell’attaccante bulgaro compare per la prima volta nel tabellino dei marcatori – Lecce-Bologna 1-2, nel 2004, ndr – per poi ripetersi in campionato in altre 18 occasioni.
Nella stagione ’04/’05, con Zeman in panchina, Bojinov disputa le migliori gare con la casacca giallorossa tanto che, nella sessione invernale di calciomercato, la Fiorentina decide di puntare su di lui. “Voglio diventare il nuovo Batistuta, a Firenze posso vincere il Pallone d’Oro e andremo in Coppa Uefa”. Presentazione importante ai nuovi tifosi, sintomo di una spiccata personalità. Ma alle parole, però, non seguono i fatti e l’avventura a Firenze, complici i problemi fisici e l’esplosione di Luca Toni, si chiude dopo una sola stagione e mezza con 36 presenze e 8 gol.
Nel 2006 arriva la grande occasione. La Juventus, punita con la retrocessione in B per le note vicende di ‘Calciopoli’, lo sceglie per la risalita. Ma, anche questa volta, le attese vengono deluse: 18 partite e 5 gol e riscatto non esercitato dai bianconeri.
In Italia non c’è più posto per il giovane prodigio dal carattere turbolento che, nel 2007, sceglie di rilanciarsi a Manchester, sponda City. Ma più che per i gol e le grandi prestazioni, i tifosi inglesi lo ricordano per i gravi infortuni: ginocchio e tendine d’Achille e fuori un anno e mezzo.
A soli 23 anni Bojinov rischia di essere un giocatore finito: infortuni gravissimi e la mancata esplosione ne minano seriamente la carriera che cerca un ennesimo rilancio con l’approdo al Parma. In prestito prima acquistato poi, l’attaccante trova una relativa continuità in gialloblu – soprattutto nel primo anno – che però non basta ad evitare un nuovo cambio di maglia nel 2011.
Arriva allo Sporting Lisbona dove disputa una prima parte di stagione senza infamia e senza lode, sino al noto episodio del rigore sbagliato – dopo aver allontanto il compagno Fernandez pronto alla battuta – contro il Moreirense che ha scatentato l’ira di tifosi e società.
Torna quindi nella squadra che l’ha lanciato nel grande calcio, con una salvezza da raggiungere e con dei tifosi riconquistare. Un’altra, l’ennesima occasione da non sprecare per Valeri. Da rinnegato a eroe il passo è breve…