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LECCE – Bogliacino 2, il ritorno. L’importanza del miglior acquisto dell’era-Tesoro

Lo avevamo lasciato in quel tristemente famoso 16 giugno, il giorno del pareggio con il Carpi, con l’ennesima ottima prestazione condita dal gol capolavoro che nei primi minuti aveva illuso il popolo giallorosso. Sappiamo com’è finita quella partita, ma sappiamo anche che Mariano Bogliacino è stato eletto all’unanimità come il migliore del Lecce 2012-2013, annata in cui non è sceso sotto il 6,5 in pagella in più di una o due partite. Capocannoniere e re degli assist giallorossi, miglior giocatore del campionato assieme a Mancosu del Trapani, è stato giustamente il primo che, secondo tifoseria e dirigenza, avrebbe meritato il rinnovo. E così è stato.

L’inizio della nuova stagione con Moriero alla guida è stato traumatico per Bogliacino e per tutto il Lecce, per una concomitanza di variabili sfortunate e di colpe di cui abbiamo già ampiamente discusso. Il cambio di ruolo, in una squadra tutta da collaudare, e poi l’infortunio. La stagione del fantasista uruguagio sembrava davvero mettersi male.

Poi è arrivato Franco Lerda, che sin dalla conferenza stampa di presentazione ha precisato l’importanza, nelle sue intenzioni, di recuperare al meglio i fuoriclasse come Miccoli e, appunto, Bogliacino, per metterli nelle condizioni di esprimersi come sanno, di far girare la squadra intorno a loro, in pratica.

Detto, fatto. Con il Romario del Salento che deve ancora trovare la forma migliore, il trequartista ex Napoli non è stato mai rischiato e si è atteso il suo completo recupero. Prima i venti minuti finali con il Gubbio, in cui entra e quasi da solo, come spesso gli è successo al Via del Mare, mette in crisi la difesa avversaria e serve palle d’oro per i compagni. Poi ecco la strepitosa partita di Ascoli, che tutti in casa Lecce sperano possa essere la gara della svolta, e subito, alla prima da giocatore fisicamente recuperato, che Bogliacino inventa di tutto e di più: recupera palloni impossibili come un ventenne, segna due rigori, regala a Zigoni l’assist con una magia e delizia gli occhi con ripetuti tocchi di classe. Una gara perfetta contro un avversario accondiscendente, ma se nei prossimi match dovesse fare un terzo di quanto fatto vedere ad Ascoli, i tifosi giallorossi possono dormire sogni tranquilli, perché il Boglia è tornato.