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LECCE – Giampaolo pronto all’esordio: “Serve tempo e lavoro, ma qualcosa di nuovo ci sarà”. I convocati

Prima rifinitura e prima conferenza stampa prepartita quest’oggi per Marco Giampaolo, pronto all’esordio da tecnico del Lecce. L’allenatore di Bellinzona ha così presentato la trasferta di Venezia:

STATO D’ANIMO. «E’ passato un po’ di tempo. Ma è come se non fossi mai uscito dal campo e dal terreno di gioco. Allenare è come andare in bici, non si dimentica mai, mi auguro che sia la stessa cosa domani sera».

LA SQAUDRA. «Il tempo non lo posso comprare, ora devo cercare di dare più nozioni possibili, ho lavorato con la squadra al completo solo a partire dalla giornata di giovedì».

CONCETTI. «Per stare bene in campo bisogna lavorare sul campo. Abbiamo avuto poco tempo, va bene così, bisogna metterci tante cose dentro la partita, determinazione, voglia, consapevolezza che è una gara importante, professionalità, rispetto del lavoro e dei nostri tifosi. Noi siamo dei portabandiera e non lo dobbiamo dimenticare. Sono questi gli ingredienti per giocare una gara di sostanza».

COMPATIBILITÀ’. «Adesso devo ancora capire, ci sono ragazzi che hanno giocato poco che mi hanno soddisfatto. Ho pochissimi elementi, dobbiamo mettere a regime tante cose e poi capirò meglio».

IL VENEZIA. «Giocano bene, un bel calcio e con idee chiare. In fase di possesso sanno quello che vogliono, sanno dove collocare i giocatori. C’è stata la partita contro l’Inter, al 94′ loro hanno continuato a gestire il pallone, questo la dice lunga sulla mentalità che il mister ha trasferito alla sua squadra».

SANSONE. «Ha avuto qualche problemino, ha fatto una risonanza. E’ un giocatore che ha qualità, va verificata la sua integrità fisica, la capacità di avere pulizia muscolare e minuti nelle gambe».

NOVITA’ «Abbiamo lavorato su qualcosa di nuovo sicuramente in questi giorni, ci sono aspetti che abbiamo attenzionato nel corso di queste due settimane. Dobbiamo alzare la percentuale di possesso palla. Questo ci potrebbe permettere di avere consapevolezza e autostima. Se c’è un dettaglio che mi piacerebbe vedere è quello di un’assunzione di responsabilità e di non regalare il pallone agli avversari. Il tutto è canalizzato a produrre energia positiva. Quando si ha la palla si deve giocare, quando non l’abbiamo bisogna sistemarsi e correre». 

MARCHWINSKI. «Devo capire quella che sarà la sua posizione migliore».

BERISHA. «Ieri ha fatto il primo allenamento con la squadra, in modo didattico senza rischiare nulla. E’ un calciatore che devo ancora scoprire, mi è parso di vedere che si tratta di un ragazzo che sa trattare la palla».

IMPOSTAZIONE DAL BASSO. «Io devo dare degli strumenti per semplificare il compito ai miei giocatori. Nelle difficoltà si ricorre alla palla lunga, ma questa è una cosa insita nel modo di concepire le cose. Non dobbiamo assumerci dei rischi o fare esercizio di stile, giocare una palla in più dal mio punto di vista ha un obiettivo».

DORGU. «Può giocare su entrambe la fasce, sia a destra che sinistra, come la maggior parte dei giocatori. Lo stesso vale per Pierotti, mentre Banda e Sansone giocano meglio a sinistra e Oudin a destra. Lui però sa fare entrambe le cose».

I convocati

PORTIERI
98. Borbei
30. Falcone
1. Früchtl
32. Samooja

DIFENSORI
6. Baschirotto
25. Gallo
4. Gaspar
12. Guilbert
19. Jean
2. Pelmard

CENTROCAMPISTI
29. Coulibaly
14. Helgason
77. Kaba
36. Marchwiński
27. McJannet
10. Oudin
8. Rafia
20. Ramadani

ATTACCANTI
13. Dorgu
40. Hasa
9. Krstović
7. Morente
50. Pierotti
3. Rebić