SERIE D – Favorite, calendario, passato e futuro: Longo a tutto tondo sulla corsa alla Lega Pro
Il tecnico salentino Alessandro Longo, al momento senza panchina, da spettatore interessato sta seguendo la lotta al vertice nel campionato di Serie D, contesa da Virtus Francavilla, Nardò e Taranto: “Tutte e tre le squadre – afferma sulle colonne del Nuovo Quotidiano di Puglia – meriterebbero di approdare in Lega Pro e sono convinto che due su tre ci riusciranno comunque. La prima vincendo il torneo, la seconda attraverso playoff/ripescaggi. Il torneo con ogni probabilità si deciderà solo all’ultima giornata. Nardó e Virtus sono avanti in classifica e perciò attualmente favorite, ma il Taranto ha un calendario migliore. Il miglior allenatore? Sono tre tecnici di valore. Ragno è certamente il più esperto, Calabro è quello che ha reso di più negli ultimi tre anni, Cazzarò è la rivelazione”.
Le tre squadre, “sono dello stesso livello – aggiunge Longo – costruite con sapienza e lungimiranza, nel corse della stagione hanno avuto dei cali fisiologici, ma hanno sempre reagito con grande carattere. Francavilla in Sinni? Proveranno a rientrare nella lotta promozione, ma sarà difficile colmare sei punti di distacco con soli cinque turni a disposizione”.
Fra gli attacchi delle prime tre della classe, Longo sceglie il suo: “Genchi, Montaldi e Presicce formerebbero un bel tridente d’attacco, vario ed equilibrato. Reparto difensivo? Ho un ottimo ricordo di De Toma e Vetrugno, protagonisti nel Nardò 2011/12. Taurino pensavo iniziasse ad allenare e invece è ancora un fenomeno. Lanzolla, Allegrini, Pambianchi e Ibojo sono di categoria superiore”.
Il prossimo turno nasconde insidie per tutte e tre. “Le gare di Nardò e Virtus, giocate in trasferta, dovrebbero avere un grado di difficoltà maggiore ma anche la gara interna del Taranto nasconde insidie. Con 15 punti ancora a disposizione il Bisceglie, nonostante una buona posizione in classifica, non si può considerare ancora salvo, mentre Potenza e Marcianise devono impegnarsi a fondo per non farsi risucchiare in zona retrocessione”.
Infine, Longo si sofferma sul passato granata, che lo ha visto guidare la squadra che vinse l’Eccellenza nel 2010/11 e che guidava la Serie D, prima della crisi, nella stagione successiva. “La mia opinione – dichiara – è che il Nardò aveva già avuto la possibilità di vincere la Serie D la stagione precedente. La squadra che aveva primeggiato in Eccellenza aveva dei valori assoluti, ma fu smantellata e pertanto non completò il percorso, a mio avviso in discesa, per cui era stata costruita e assemblata. L’anno successivo, invece, non è opinione, sino a quando quel Nardó ebbe i margini per esprimersi, e quasi mai al massimo (ricordo l’infortunio a Pierguidi e il rendimento scostante di Pereyra per esempio) per i noti motivi, primeggiava con merito a dispetto di squadre come Sarnese, Ischia, Casertana e Martina (eliminata in Coppa e battuta in campionato) costruite per staccare tutte le altre. Il mio futuro? Devo sottolineare che l’ultima non è stata una brutta esperienza, anzi. Oggi in panchina ad Altamura siede il quarto allenatore della stagione, ma credo che tutto sommato la differenza di punti con il Gravina stia tutta nella differente programmazione. Probabilmente una società, alle prime armi, avrebbe dovuto affidarsi, sin da subito, ad un direttore sportivo di comprovata esperienza e abilità. Per quanto mi riguarda mi piacerebbe tornare ad allenare in quarta serie, oggi un torneo rivalutato – conclude Longo – affascinante ed altamente competitivo”.