
Foto: Cristiano Lucarelli in panchina al "Via del Mare" (@Michel Caputo)
Acclamato e applaudito in sala stampa così come lo era stato fino a poco prima sul terreno di gioco del Via del Mare, il tecnico del Messina Cristiano Lucarelli ha parlato ai giornalisti con il sorriso di chi ha ottenuto un successo fondamentale per il suo futuro, ma anche con quello di chi è tornato sul luogo in cui ha conosciuto uno dei grandi amori della propria vita.
L’allenatore livornese, dall’illustre passato da bomber del Lecce in Serie A, ha innanzitutto analizzato la partita: “Quella del “Via del Mare” è stata una gara particolare, perché il Lecce giustamente è sceso in campo provando cose nuove, e ciò ha avuto dei pro e dei contro visto che da un lato loro dovevano collaudare alcuni meccanismi, mentre dall’altro noi siamo stati un po’ spiazzati da questa scelta e ci abbiamo messo un po’ per assimilarla e prendere le contromisure. In ogni caso, a fare veramente la differenza sapevamo doveva essere la nostra voglia e la nostra rabbia. Sapevamo anche di dover fare una partita perfetta dal punto di vista tattico e che era necessario fare risultato, complice la penalità che sopraggiungerà in settimana. In più non abbiamo fatto danno alla classifica del Lecce, e di questo sono molto contento”.
Lucarelli si è soffermato poi, da vero cuore salentino, a sottolineare le emozioni provate nonché ciò che sarebbe meglio per il futuro dell’ambiente giallorosso: “Sia io che Alessandro Conticchio siamo stati entusiasti di tornare in un luogo che abbiamo amato tantissimo. Entrambi abbiamo sudato ogni goccia di sudore per la maglia del Lecce, e per noi tornare qui non era assolutamente cosa da poco. Dopo il fischio finale siamo andati sotto la curva, ed è stata un’emozione unica. Alessandro ha pianto tutto il giorno, e anch’io non nascondo di essermi commosso in particolare in quel frangente. Ora il Lecce è atteso dai playoff, dove certamente non ci sarà solo il Parma di mio fratello Alessandro, ma saranno degli spareggi difficili in generale. Proprio per affrontarli al meglio, faccio un appello ai tifosi leccesi. Conosco il pubblico del Lecce, che è innamorato e testardo e difficilmente cambia idea, ma da tecnico devo dire che Padalino ha fatto e sta facendo un grande lavoro, e la sua unica sfortuna è stata trovare un super Foggia. Ha magari sbagliato nel dopogara con i rossoneri, ma l’emotività di quei momenti non ti fa essere pienamente lucido e mi sento di concedergli questo alibi. Ora però serve compattezza e unione, poi dopo ci sarà la resa dei conti. Sarebbe autolesionista mandare all’aria una stagione per una partita che capisco ha toccato l’orgoglio dell’ultras, ma non possiamo (ride, ndr), anzi non potete tirarvi la zappa sui piedi. Per il bene comune serve unione, e lo dico perché vi voglio bene“.