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foto: Rebic: entra al 63', espulso al 73'
ph: Coribello/SalentoSport

LECCE – Ripresa horror, cambi discutibili e fuori tempo. Rebic, follia che costa carissimo: le pagelle del KO di Cagliari

LE PAGELLE DI CAGLIARI-LECCE

Falcone 6: Di quattro gol non ce n’è uno che sia nettamente ascrivibile a sue responsabilità. Certo, un po’ di reattività in più non guasterebbe.

Guilbert 5: Se la cavicchia come può sullo sgusciante Felici ma tiene botta. Al 19′ fornisce di testa un assist per Adopo, costringendo Falcone agli straordinari. È lui a marcare Piccoli – cui cede almeno 15 cm – sul colpo di testa dell’ex Lecce poi salvato sulla linea da Krstovic. L’ingresso di Augello gli dà il colpo di grazia.

Baschirotto 5: Al netto di un retropassaggio da incubo che finisce direttamente in corner, nel primo tempo chiude bene gli spazi badando al sodo, come suo solito. La sua ripresa horror comincia quando concede troppo spazio a Deiola che s’inventa il tacco smarcante per Gaetano e continua permettendo al suo collega Luperto di segnare con la spalla nel cuore dell’area piccola.

Jean 5: Sin quando ha da coprire Piccoli da centrale ci mette il suo apporto, rimediando con un pizzico di mestiere ad alcuni errori di posizione. Nel primo tempo, l’ex Lecce non combina granché, però è grave la distrazione del francese su Luperto alle mezzora. Spostato su Zortea nella ripresa, viene travolto. E con lui tutta la squadra.

Dorgu 5: Da terzino argina a fatica Zortea nel primo tempo, soffrendo ma limitandolo. Dà il via all’azione del gol di Morente. Da esterno d’attacco, che dovrebbe essere il suo ruolo attuale, gioca una gara anonima, sotto tono, senza mai incidere. Si ha la leggerissima impressione che le tante voci di mercato che lo riguardano gli stiano togliendo tranquillità e lo stiano svagando un po’ troppo.

Helgason 6,5: Anche oggi si è fatto notare per alcuni spunti di qualità da centrocampo in su. E dire che era stato messo fuori rosa. Rompe la difesa sarda al 46′ per porgere a Krstovic il pallone dello 0-2, clamorosamente ciccato dal montenegrino. Detto questo, meritava di restare in campo un altro po’, visto anche l’apporto nullo di chi lo ha sostituito.

(63′ Ramadani) 5: La saga dei passaggetti laterali, corti e indietro è tornata. Mai un’idea per costruire, rinifire, lanciare un compagno.

Pierret 5,5: Corre a perdifiato sino al 94′ e su questo non ci piove. Più bravo in fase di filtro che in fase di impostazione, dove spesso è impreciso e lascia lì dei palloni a metà, in balia degli avversari. Ma non è un regista, come non lo sono né Coulibaly, né Helgason. Inguardabile una sua punizione ai 25 metri avversari nella prima parte della ripresa.

Coulibaly 5,5: Passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Avrebbe forse bisogno di rifiatare un po’ ma la panchina è corta, quasi inesistente, e allora deve stringere i denti. Oggi più pasticcione che mai, spesso in ritardo sull’avversario, quasi sempre impreciso negli appoggi. Se la cavicchia in fase di filtro e prende anche un sacco di legnate in mezzo al campo.

(77′ Karlsson) sv: In 13 minuti più recupero non si fa vedere mai.

Pierotti 6,5: Gran bel gol contornato da un primo tempo di sacrificio e di corsa con quell’ammonizione che, forse, ha convinto Giampaolo a toglierlo prematuramente dal campo.

(56′ Bonifazi) 4,5: Smentita subito la buona prova di Empoli con un approccio svagato, molle, inappropriato per un match salvezza. In ritardo su Gaetano nel gol del pari, poi quando il Lecce rimane in dieci non sa più che pesci pigliare.

Krstovic 6: Salva un gol fatto su Piccoli al 34′, ci prova senza fortuna in un paio di occasioni, poi cicca clamorosamente il pallone che poteva chiudere la partita al 46′. Ad ogni modo, meritava di restare in campo, visto anche il nulla apportato dal suo sostituto.

(63′ Rebic) 3: Cade come un polletto esordiente nella provocazione di un provocatore nato come Mina. Lascia la squadra in dieci e contribuisce decisamente alla sconfitta. Se è venuto a Lecce a svernare, beh se allora ne può anche fare a meno. Voto uguale al suo numero di maglia.

Morente 6: Guizzante nel primo tempo, con assist annesso per il gol di Pierotti. Utile anche in ripiego, sebbene infili qualche errore di troppo di misura negli appoggi.

(77′ Burnete) 5,5: In campo per emergenza, cicca il pallone del possibile 4-2 al 90′ su cross di Jean.

All. Giampaolo 4,5: Il cambio che a Empoli è stato fruttifero, oggi è stato deleterio. Inserire Jean, che non è terzino, sulla fascia sinistra, esponendosi alla furia di Zortea che nel primo tempo era stato contenuto – sebbene un po’ a fatica – da Dorgu – ha dato il “la” alla rimonta sarda. Dopo l’intervallo la squadra ha avuto lo stesso calo del secondo tempo di Empoli. Ma in Toscana è andata bene, oggi no. Inserire Rebic – che anche oggi ha dimostrato non essere una prima punta, al contrario di quanto si pensa altrove – per Krstovic ha fatto il resto, complice la scelleratezza del gesto del croato su Mina. Poi il Lecce è andato in bambola. La sconfitta di oggi, pesantissima, giustissima e decisamente grave, visto il buon primo tempo giocato, deve lanciare l’ennesimo alert verso la società: questa squadra ha necessariamente bisogno di innesti dal calciomercato che, al giorno 19 del mese di gennaio, registrano in entrata il solo Karlsson. Giampaolo, seppur sbagliando i cambi, ha come attenuante una rosa risicata, falcidiata da infortuni e con poca qualità. La sconfitta sull’isola fa riprecipitare il Lecce ai confini della zona rossa. E mancano due settimane alla chiusura del mercato di riparazione.

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