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BRINDISI – Tedesco: “Vivo per il gol e a Scarcella non potevo dire no. Uggiano? Lo aspettiamo…”

L’importanza del bomber di razza la vedi soprattutto quando riesce a essere decisivo nei match più complicati. Non che servisse la partita contro il Mesagne per scoprire il talento e il fiuto del gol di Mino Tedesco, ma la sua prodezza in semirovesciata, arrivata a pochi minuti dal termine, in un momento in cui la gara era bloccata, conferma proprio l’assunto iniziale. Una rete che vale tantissimo, perché decide uno scontro diretto e riproietta il Brindisi in testa alla classifica. “Era importantissimo vincere – sottolinea l’attaccante 1981 -. Avremmo anche potuto chiuderla prima. Io personalmente ho avuto un paio di occasioni in cui avrei potuto fare meglio. È stata una vittoria meritata, contro una buona squadra”. Che, però, a onor del vero, ha dovuto giocare per settanta minuti in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Rini. “Fino a quando c’è stata la parità numerica abbiamo giocato meglio noi – osserva Tedesco -. Paradossalmente loro si sono espressi meglio quando sono rimasti in dieci. Il rosso ci ha un po’ favoriti”.

E proprio in merito alla decisione del direttore di gara, Tedesco dice lui sua. “Con molta onestà devo ammettere che, forse, il cartellino rosso è stato un provvedimento un po’ severo. Ma sono situazioni che fanno parte del gioco. Ritengo, tuttavia, esagerate, tutte le polemiche che si sono create dopo, non servono a nulla e sono solo deleterie”. Mesagne capitolo chiuso. “La vittoria di domenica scorsa, per quanto aumenti la consapevolezza della nostra forza e ci regali serenità, è già dimenticata. Siamo totalmente concentrati sul prossimo impegno”. Un altro banco di prova importante per i biancazzurri, perché al “Fanuzzi” arriva la squadra più in forma del torneo e unica imbattuta insieme all’Ostuni, l’Uggiano di mister Colagiorgio. L’attacco stellare del Brindisi, contro la difesa meno perforata del campionato, solo tre reti al passivo. Le velleità di vittoria del campionato contro la maturità di una squadra che vuole compiere il salto di qualità decisivo. Un match già ricco di spunti di discussione, reso ancora più vivace dalle dichiarazioni provenienti dall’ambiente gialloblù, che dicono di una squadra senza paura, decisa a conquistare i tre punti. “Li stiamo aspettando” e sorride. “Sappiamo che l’Uggiano è una formazione forte ed equilibrata. Sarà una bella partita, accesa agonisticamente. Vincendo, possiamo dire tanto e fare un bel passo in avanti”. Anche perché il gruppetto delle inseguitrici promette di dare battaglia. “Il nostro handicap è quello di chiamarci Brindisi. Le aspettative, legate all’importanza della città e al blasone della piazza, sono altissime. Tutti gli avversari, contro di noi, raddoppiano le forze. Agli occhi degli altri, se noi vinciamo non abbiamo fatto nulla di eccezionale. La vera notizia è se perdiamo. Per questo dobbiamo essere mentalmente sempre sul pezzo. La nostra più grande forza è l’umiltà”.

Una qualità che Mino Tedesco riconosce al suo allenatore. “Mister Rufini è innanzitutto un gran lavoratore. È molto preparato e ha tanta voglia di emergere. Ha un solo difetto: parla troppo in allenamento”. Altro sorriso. Non voleva più vestirla, quella maglia, Mino Tedesco. Ma, da grande attaccante, ha dovuto subire il pressing asfissiante di uno che in campo fa il suo stesso mestiere. “Mi ero ripromesso di non tornare più, ma l’intervento di Salvatore Scarcella è stato determinante. Ha deciso lui per me. La voglia di giocare assieme ha fatto la differenza. Anche se, è inutile negarlo, indossare la maglia con la “V” sul petto regala sempre emozioni inspiegabili. Brindisi è casa mia. Casarano, la mia seconda casa”. Il momento è positivo, ma bomber Tedesco ha un piccolo cruccio. “Il gol vittoria di domenica scorsa è motivo di grande soddisfazione. Siamo concentrati sul nostro obiettivo, che è la vittoria del campionato. Ma non sono pienamente contento, perché non sono primo nella classifica marcatori. Uno come me, vive per il gol”.