
LA CRONACA – Tantissimi errori e zero attributi, il Lecce si butta via. Tris Catania con il minimo sforzo
Peggio davvero non poteva andare per il Lecce, uscito sconfitto con un perentorio 3-0 dal big match di Catania. Un risultato che non lascia attenuanti per una squadra, quella di Rizzo, che ha prodotto più di un avversario forte ma che non si è certo espresso su livelli straordinari, capitalizzando dal canto suo al meglio i tre svarioni difensivi, la miriade di passaggi sbagliati e soprattutto la pochezza dal punto di vista del carattere e della concentrazione da parte dei salentini, protetta dalle parate di un super-Pisseri. Per i giallorossi ora è tutto da rifare, essendo stati raggiunti sia dagli stessi etnei che dal Trapani e vedendo la vetta distante tre punti.
Nelle prime fasi la partita è abbastanza contratta, con il Lecce che prova a fare la partita senza successo e il Catania che, ben organizzato dietro, cerca di sfruttare l’entusiasmo del pubblico per ripartire in contrattacco. I primi minuti sono avari di emozioni almeno fino al nono, quando Armellino dalla distanza cerca di impensierire Pisseri, che blocca senza problemi. Col passare del tempo gli etnei guadagnano metri e prendono coraggio, senza riuscire tuttavia a rendere difficile l’ordinaria amministrazione di Perucchini. Al ventesimo l’improvvisa folata catanese che da una sterzata importante al match, portando al vantaggio dei padroni di casa: Esposito con uno slalom avvia l’azione sviluppata poi da Marchese, il cui cross è perfettamente impattato da Caccetta su cui è strepitoso Perucchini; non è finita qui, perché sul pallone si avventa Russotto che tira a botta sicura, vedendo il suo pallone deviato da Drudi e respinto sulla linea in rovesciata da Cosenza, prima che Biagianti ribatta in rete da due passi per l’1-0 rossazzurro. La rete subita con il centrocampo colpevole spettatore sembra svegliare il Lecce, e al minuto ventiquattro solo un super Pisseri nega a Caturano, abile nel deviare di testa il corner di Lepore, il gol del pari. Al 28′ Aya impatta bene su azione d’angolo, senza trovare però la porta. Ancora Catania un minuto dopo, con il tiro-cross di Russotto respinto bene da Perucchini. Al trentunesimo finalmente una bella azione del Lecce sull’asse centrale Armellino-Caturano; la palla dell’ex Matera per Lepore è perfetta, ma il potente diagonale del capitano leccese trova ancora un attento Pisseri. Il quarto d’ora finale del primo tempo registra il forcing dei ragazzi di Rizzo, che però sbagliano tantissimo al momento della giocata decisiva, sia al tiro sia in fase di passaggio.
Nella seconda frazione il Lecce parte con il piede sull’acceleratore, schiacciando il Catania nella propria area di rigore. Al 53′ discesa sulla destra di Ciancio che scarica sul Lepore, il cui radente di destro è deviato in corner da Pisseri. Al minuto cinquantotto una serie di disattenzioni spaventose dei giallorossi portano Lodi a calciare ben due punizioni dal limite: la prima è respinta dalla barriera, sulla seconda Perucchini è bravo e fortuna nell’opporsi con l’aiuto del palo. Al sessantunesimo grande giocata di Pacilli che, rientrato sul mancino, lascia partire un tiro diretto sotto l’incrocio su cui Pisseri è magistrale. Passano sei minuti è il pari ospite è solo un’illusione, poiché il siluro dai venti metri di Mancosu sfiora soltanto il palo alla destra di Pisseri. Al 71′ Cosenza sfiora il gol di testa su cross da punizione di Pacilli; sulla traiettoria si avventa Caturano che fallisce a porta vuota, ma il guardalinee rende meno amara la pessima prestazione della punta napoletana alzando la bandierina. Al minuto settantasette bella manovra orizzontale giallorossa con il velo di Pacilli che libera al tiro Lepore, autore di un destro potentissimo parato in due tempi dal solito Pisseri, protagonista assoluto del match. A punire i giallorossi dopo l’ennesimo gol mancato ci pensano, un minuto dopo, la regola più antica del calcio, quella del gol sbagliato-gol subito, e l’incertezza di Perucchini, che battezza male il piattone di Marchese, nato come cross ma che si insacca sotto la traversa. Stavolta la reazione dell’undici di Rizzo manca totalmente, e la conseguenza è la terza marcatura locale all’ottantaduesimo ad opera di Russotto, che insacca a tu per tu con Perucchini capitalizzando al meglio l’assist dell’ex Curiale. Nei dieci minuti finali si segnala solo una conclusione da fuori di Caturano scialba come la prova del 18 giallorosso, a chiudere un match che ha visto il Lecce punito oltre i suoi comunque tanti demeriti.
Nel prossimo turno il Lecce ospiterà al Via del Mare il neopromosso Rende, sabato prossimo alle 18.30.