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NARDÒ – Veron, ricordi granata: “Che campionato nel 2011/12. Auguro ai tifosi una super festa…”

Solo pochi mesi in granata, in quella prima parte della stagione 2011/12. Pochi mesi sufficienti per innamorarsi della piazza: a distanza di anni l’ex mediano Rodrigo Veron ricorda con affetto la sua seppur breve parentesi col Toro. Un Nardò diretto dal tecnico Alessandro Longo e architettato dal diesse Gianni Inguscio: tanti argentini in rosa ed un ambiente in estasi per il primo posto in Serie D, prima che il giocattolo si rompesse con la crisi societaria, l’esodo di molti big e una salvezza raggiunta solo in extremis. Poteva andare diversamente.

Rodrigo, qual è il tuo ricordo dell’ambiente granata? “In quell’annata giocai la prima parte di campionato e Coppa Italia, ma mi sono sentito a casa sin dal primo giorno a Nardò, una piazza che ha sempre ben visto i calciatori argentini. Ricordo un’intera città veramente pazza per il Toro, i tifosi attendevano tutta la settimana per andare allo stadio la domenica, una motivazione e una carica incredibile per un calciatore”.

Era un Nardò fortissimo, quello del 2011/12, poi la crisi societaria distrusse un sogno. Poteva essere una stagione trionfale? “È così, quello era veramente uno squadrone composto da calciatori che avevano giocato in A e in B. Un gruppo con un incredibile spirito di voglia e umiltà, uno spogliatoio gioioso. Peccato per i problemi societari, ma non ho dubbio che avremmo vinto il campionato. Nel girone di ritorno ci saremmo ulteriormente potenziati, il diesse Inguscio aveva svolto un gran lavoro”. 

Tutti speravano che alla fine il giocattolo non si rompesse, i tifosi vi sono stati molto vicini. “I sostenitori granata fecero l’impossibile per portare avanti il progetto, dando una mano alla società. Ci sono sempre stati accanto ma hanno compreso che noi calciatori non potevamo restare in quelle condizioni. In campo abbiamo sempre dato l’anima nonostante tutti i problemi che avevamo, abbiamo onorato i colori cercando di lasciare il club nella migliore posizione di classifica possibile”. 

Nel mercato dicembrino, quindi, il tuo trasferimento al Francavilla in Sinni. “Giocai la partita del girone di ritorno a Nardò e la gente mi riempì di applausi. Fu un momento bellissimo, la mia parentesi granata è stata breve ma intensa”.

Il prossimo 17 giugno il Toro festeggerà in piazza Cesare Battisti i 60 anni di anniversario. “A tutto il popolo neretino auguro i migliori festeggiamenti, come una squadra di cotanto blasone merita. Sono orgoglioso di aver vestito il granata e grato per l’affetto che ho ricevuto. Forza Toro!”.