Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

MARTINA FRANCA – Missione compiuta: a Melfi regge il muro, biancazzurri salvi

Pareggia a reti bianche il Martina Franca e, contro ogni pronostico, compie l’impresa, garantendosi un’altra stagione tra i professionisti e spedendo, dopo ben tredici anni, il Melfi in Serie D.

Senza Herrera, infortunato di lungo corso, e Masini, squalificato, Ugolotti si gioca tutto con un 4-3-3 che ha in Canotto l’unico vero terminale offensivo di ruolo, mentre Franceschini recupera tutti gli effettivi schierando un modulo speculare con Baclet, Dianda e Taurino a cercare di far male ai lucani. Sin dalle prime battute il Melfi, com’era scontato, cerca di fare la partita, ma il Martina presidia tutti gli spazi, non disdegnando qualche sortita offensiva, come quella del 12′ quando, su cross dalla sinistra, Di Lauri raccoglie la palla in area, ma il suo tiro è sbilenco e termina a lato.

Decisamente più pericoloso, invece, il calcio di punizione di Baclet del 19′ dal vertice sinistro dell’area, con la palla che sfiora la traversa. Sulla falsariga della gara di andata, il nervosismo prende piede anche a Melfi ed il direttore di gara comincia a faticare, e non poco, per tenere la gara in pugno. Il Melfi fa tanto possesso palla e, quando alza i ritmi, l’unica occasione che crea è una simulazione di fallo in area che al 26′ fa guadagnare a Tortolano, a giusta ragione, il primo giallo di giornata, mentre al 29′ Amelio è molto più incisivo, con un tiro cross dalla sinistra che sfiora la traversa. Vista l’assenza di un terminale offensivo di ruolo, i lucani sono imprecisi al momento di finalizzare l’azione ed allora si affidano al tiro dalla distanza, come quello scagliato dal limite al 41′ da Tortolano che impegna Viotti a terra.

La ripresa si apre sulla falsariga di quanto visto nel primo tempo, col Melfi sempre più frenetico ed il Martina piuttosto ordinato, quasi rinunciatario. I tecnici cercano di cambiare qualcosa, con Ugolotti che inserisce Ingretolli, al posto di Soumaré, e Franceschini che si gioca la carta dell’ex Berardino al posto di Taurino. Di sicuro c’è che, se il Martina resta in pratica con un 4-3-3, il Melfi passa più a trazione anteriore. Al 21′ Zane, faro oggi spento della mediana melfitana, perde palla a centrocampo, Baclet se ne va sulla destra, crossa in area per Berardino che, tutto solo davanti a Santurro, cincischia col pallone tra i piedi e si fa togliere la sfera dalla disperata uscita del reattivo portiere lucano. Scampato il pericolo, al 25′ Zane effettua un lancio per Ingretolli, sul quale esce alla disperata Viotti che lo anticipa.

La stanchezza comincia a farsi sentire ed al 28′, sul seguito di un’azione d’angolo, Zane crossa nel mucchio per la testa di Silvestri che sfiora il palo sinistro della porta martinese. Gli altri cambi effettuati non cambiano l’inerzia del match che, al contrario, fa registrare una serie di angoli a ripetizione per il Melfi, ammonizioni a go-go che, nel finale, sfoceranno anche in un’espulsione, ed un forcing inutile dei lucani verso la porta martinese. La poca lucidità, impadronitasi ormai dei calciatori melfitani, fa sì che Silvestri al 40′ serva inavvertitamente De Lucia che cerca la porta con un tiro dal limite che finisce fuori veramente di poco.

A nulla servono i sei minuti di recupero se non a certificare la salvezza del Martina, giunta al termine di una stagione strana, caratterizzata da vicissitudini societarie che non saranno mandate facilmente giù dall’appassionata tifoseria martinese.

Partiti con Salerno, passati ad Incocciati, prima versione, con la parentesi di una sola panca per Cimino, Incocciati secondo tempo e Cari, sprofondato a Castellammare di Stabia sotto sei reti, i dirigenti martinesi hanno messo sulla panchina Franceschini al quale, a nostro avviso, va dato l’indiscusso merito di aver trovato una quadratura ad una squadra allo sbando, priva di identità e di idee.

Va detto che, nonostante gli infortuni e le squalifiche capitati nel suo scorcio gestionale, l’allenatore romano, a differenza di chi lo ha preceduto (nessuno escluso), ha sempre saputo, quando è stato necessario, cambiare “in corsa” il volto alla squadra (anche oggi nella gara decisiva per un’intera stagione) e, se non ci è riuscito sempre, è perché di fronte aveva avversari, come Foggia o Benevento, giusto per citarne alcuni, dalla caratura indubbiamente superiore.

Ora, resta solo l’auspicio che la società trovi anch’essa una giusta quadratura ed operi al meglio per mantenere una categoria che, invece, nel comune capoluogo, distante appena venti chilometri, è ambita da ben quattro anni.


Sabato 28/5/2016, ore 16.00
Stadio “Arturo Valerio” di Melfi (PZ)
Lega Pro gir. C 2015/16 – Spareggio play-out di ritorno

MELFI-MARTINA FRANCA 0-0

MELFI: Santurro, Cason, Amelio, Maimone, Silvestri, Petta, Soumaré (6’st Ingretolli), Zane (33’st Boscolo) Nicolas, Canotto, Longo (13’st Giacomarro), Tortolano. A disposizione: Gagliardini, Giron, Annoni, Petricciuolo, Colella, Scognamiglio, Finazzi, Demontis, Nicolao. Allenatore: Ugolotti.

MARTINA FRANCA: Viotti, D’alterio, Curcio, Di Lauri, Migliaccio, Marchetti, Antonazzo, Rajcic, Baclet (26’st De Lucia), Dianda (13’st Kuseta), Taurino (5’st Berardino). A disposizione: Gabrieli, Danese, D’orsi, Basso, Cristofari, Allegra, Topo, Schetter, Diakite. Allenatore: Franceschini.

ARBITRO: Tardino di Milano (Pepe – Manzolillo).

NOTE: Pomeriggio dal clima quasi estivo con temperatura intorno ai 33° e terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 2000 con una buona rappresentanza di sostenitori provenienti da Martina Franca. Ammoniti: Tortolano, Maimone, Canotto e Boscolo (MEL); Migliaccio, Taurino e Berardino (MF). Espulso al 49’st Petta (MEL), rosso diretto per proteste reiterate. Angoli: 10 – 0 per il Melfi. Recupero: pt 1′ ; st 6′. All’andata: Martina Franca-Melfi 1-0. Il Martina Franca è salvo, il melfi retrocede in Serie D.